Dappertutto trovo scritto che, essendo l’universo una somma di sistemi irreversibili, per il secondo principio della termodinamica esso in realtà non potrebbe essere un esempio di moto perpetuo essendo che per via degli attriti parte dell’energia meccanica si convertirebbe in energia calorica e non sarebbe mai interamente recuperabile. Quello che mi chiedo è però, supponendo che nell’universo ci sia abbastanza materia e che quindi prima o poi esso imploda di nuovo su se stesso (accettando la teoria del Big Bang), l’energia calorica dispersa nel corso della sua vita non dovrebbe forse implodere anch’essa con lui e quindi in qualche modo risultare riutilizzabile? Non è insomma possibile che l’universo sia nel suo insieme l’unico caso di sistema reversibile pur essendo esso stesso formato da infiniti sistemi irreversibili?

[…]

Leggi tutto

Da un libro di fisica traggo un esercizio svolto sulla contrazione relativistica subita dal “Concorde” (lunghezza propria L0 = 62.2 m) alla velocità di crociera v = 670 m/s. Si ha: L = L0 . SQRT(1 – v2 / c2) = L0 . SQRT(1 – (670 / 3 . 108)2) = L0 . SQRT(1 – 4.99 . 10-12) = L0 Giustamente l’autore dice: “utilizzando il numero di cifre significative con cui si conoscono L0 e v (soltanto tre), L ed L0 risultano identici e quindi la contrazione delle lunghezze non è osservabile”. Quindi l’autore prosegue: “Per curiosità possiamo esaminare cosa accade considerando L0 e v come numeri esatti, con infinite cifre decimali. In tal caso la radice quadrata che compare nella formula precedente vale circa 1 – 2.5 . 10-12, per cui il “Concorde” in volo si è contratto circa di 1.6 . 10-10 m, un valore più o meno pari al diametro di un atomo di carbonio”. Vi prego cortesemente di spiegarmi quest’ultimo intero periodo.

[…]

Leggi tutto

Le vorrei porre una domanda sulla relatività particolare. Considerando che due diversi osservatori che guardano due diversi eventi in A e in B ma che fra loro hanno velocità diverse non saranno d’accordo sulla misura dello spazio e del tempo di quegli eventi, ma entrambi concorderanno sull`INTERVALLO, che è uguale per tutti gli osservatori. Mi potrebbe fare un esempio numerico di detto INTERVALLO con due o più osservatori?

[…]

Leggi tutto

Vi sarei grato se mi voleste spiegare quale fu la sequenza di ragionamenti che indusse i fisici, all’epoca dell’esperimento di Michelson e Morley (quindi ben dopo la scoperta delle equazioni di Maxwell), a ritenere che ci si doveva aspettare che la luce viaggiasse alla velocità c – v nel senso del moto terrestre, e c+v in senso contrario. Mi sembra che, se in conseguenza delle equazioni di Maxwell (1) la velocità della luce era sempre la stessa in qualunque sistema di riferimento e (2) ciò implicava la non applicabilità della composizione delle velocità per i fenomeni e.m., essendo l’etere presente anche nel laboratorio, anche lì ci si doveva aspettare la velocità c in qualunque direzione e con qualunque velocità v del laboratorio.

[…]

Leggi tutto

Ho sentito parlare di nuovi carburanti ecologici derivati da oli vegetali quale quelli di colza (diesteri dell’olio di colza) utilizzabili in alternativa al comune gasolio per autotrazione. Vorrei sapere per quali motivi (se ce ne sono) questo tipo di carburante non è stato introdotto in misura massiccia visti anche gli aumenti del prezzo del petroli. Inoltre vorrei sapere per quale motivo in italia non vengono sfruttati come componenti per le benzine gli alcooli che si possono ottenere per ossidazione dagli zuccheri.

[…]

Leggi tutto

La legge di Stevino dice che in un recipiente contenente un fluido, p = g*d*h. La mia prof. di fisica ha detto che Stevino ha ricavato tale legge dalla definizione stessa di pressione. Infatti: p = P/S = m*g/S = V*d*g/S = S*h*d*g/S = d*g*h. Ma V = S*h solo nel caso in cui il recipiente ha una forma regolare. Come si spiega la validità di tale legge anche nel caso di recipienti con forma irregolare? p(pressione), h(livello), d(densità), g(accelerazione gravitazionale), P(peso), S(superficie), V(volume), m(massa).

[…]

Leggi tutto

fisica, ottica, meccanica, ecc. chiedi all’esperto LOGOhome Se lasciamo cadere due palline, una di legno levigata ed una di piombo levigata allo stesso modo, in maniera da eguagliare i due attriti, da una stessa altezza e non nel vuoto – quindi nell’aria, qui sulla terra – lasciando quindi che l’unica differenza tra le due palline sia il loro peso, esse cadranno comunque nello stesso identico istante, oppure quella più pesante, quella di piombo, toccherà il suolo molto prima?

[…]

Leggi tutto