Negli ultimi tempi si è cominciato a parlare molto dei possibili danni alla salute che possono provocare le onde elettromagnetiche, in particolare in rapporto al crescente numero di telefoni cellulari. Ciò è stato seguito dalla pronta risposta del mercato che ha cominciato ad offrire piccoli oggetti (dalle svariate forme) capaci di … “assorbire” o “neutralizzare” tali onde. Domanda: è veramente possibile che questi prodotti abbiano un’influenza sulle onde elettromagnetiche (considerando anche la loro dimensione estremamente ridotta, 1-2 cm)? Se sì, come funzionano, cosa fanno? Se no, perché nessuno ha ancora detto nulla?

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a) Cosa si può dire sull’affermazione “il campo magnetico non esiste poiché è solo una correzione quantistica di quello elettrico”? b) Come può essere spiegata l’origine dei campi magnetici molecolari come orientazione spontanea dei momenti magnetici atomici nei domini di Weiss ? Quali sono le relazioni che la legano con le forze di scambio di Heisenberg ed il Principio di esclusione di Pauli? La differenza tra ferromagnetismo, ferrimagnetismo ed antiferromagnetismo è individuabile in detta teoria?

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Stabilito che vi è differenza oggettiva fra un corpo soggetto a gravitazione (p. es. in un campo gravitazionale dovuto ad una massa planetaria) e un altro soggetto ad accelerazione in un sistema non inerziale (p. es. l’ascensore accelerato di Einstein); stabilito che questa differenza è dovuta ai residui di gravità esistenti al di fuori del punto considerato (validità locale del principio di equivalenza); può tale differenza comportare effetti misurabili o comunque macroscopici in un organismo vivente (p. es. un uomo) composto di particelle che risentono evidentemente della differente situazione locale? Gli stessi criteri sono applicabili nel caso di un corpo in stato di imponderabilità (in orbita intorno ad un pianeta) e in assenza di gravità (in un sistema inerziale lontano da ogni massa planetaria). Anche in questo caso dovrebbero esserci differenze misurabili. O no? Che può dire a tal proposito un fisico dello stato solido? La domanda è suggerita da una discussione avvenuta su alcune ipotesi di A.J. Legget suffragate da altre avanzate da T. Regge. La risposta potrebbe essere utile per uno scritto riguardante la permanenza umana prolungata nello spazio. Non sono un fisico e non sono sicuro di aver posto correttamente la domanda ma spero si capisca lo stesso quale sia il problema. Vi ringrazio anticipatamente.

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La gravità viene definita come una forza, insieme alla forza elettromagnetica ed alle interazioni nucleari forte e debole, e mediata da un quanto, il “gravitone”, che si cerca di identificare. La gravità viene definita anche come una caratteristica dello spazio, curvato dalla massa. Domanda1) Le due descrizioni sono alternative o si completano a vicenda? Domanda 2) Se la gravità viene mediata da un quanto come può agire questo in presenza di un buco nero dal quale nulla può uscire perché dovrebbe raggioungere una velocità superiore a quella della luce?

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Se ho ben capito la forza di Coriolis e’ dovuta al fatto che all’equatore la velocita’ di rotazione della Terra e’ piu’ grande rispetto alle latitudini superiori (e questo in generale anche per gli altri punti della Terra). A questo punto una domanda: il pendolo di Focault funziona a causa di questa forza? Se si’, perche’ appena sopra l’equatore il tempo di rotazione del pendolo e’ quasi infinito? (Dalla latitudine 5 alla latitudine 10 la differenza di velocita’ della Terra penso sia simile a quella che c’e’ dalla latitudine 40 alla latitudine 45).

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A) Da molto tempo sto cercando di conoscere senza esito, che valore ha il più intenso campo gravitazionale del più denso buco nero; e se esiste un limite teorico. Cosa succederebbe se due ipotetici buchi neri di massima densità cadono l’uno su l’altro, si avvicinerebbero alla velocità della luce? Se si, ci sarebbe un ulteriore aumento di massa e quindi di densità, si può innescare un effetto valanga? E con quali risultati? B) In riferimento alla questione di come un gravitone particella messaggera del campo gravitazionale possa fuggire da un buco nero; potrebbe essere per analogia, almeno in linea teorica, valido ciò che accade nell’interazione elettromagnetica? Ossia la particella messagera delle cariche elettriche,si dice sia il fotone (con quali meccanismi sinceramente non mi è chiaro) che non interagisce con i campi elettrici stessi essendo il fotone privo di carica. Così il gravitone in qualità di mediatore del campo gravitazionale potrebbe non essere attratto dal campo gravitazionale stesso, magari perchè privo realmente di massa? Se così fosse è facile immaginare come possa fuggire da un buco nero e perché è tanto difficile osservarlo.

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