Ho letto alla pagina web http://space.tin.it/scienza/aldpiana/versione_ital.htm la teoria dello Spazio Quantistico: è una teoria accreditata in ambito scientifico, oppure troppo temeraria? Esistono alternative?

La fisica
odierna ci ha abituati a imbatterci in teorie di fronte alle quali e’
“normale” non capire un tubo. Questo non solo al profano, anche un fisico
puo’ avere serie difficolta’ a distinguere un articolo di fisica di un
argomento non familiare da un insieme di frasi senza senso. E quindi sono
sempre molto titubante a dare giudizi sulle molte teorie fisiche alternative
in cui ci si imbatte in rete.

Pero’ quando
ci si trova davanti pagine come queste, i dubbi durano poco.
Non e’ questione di “temerarieta’”, i fisici teorici in quanto a temerarieta’
non li batte nessuno. Ma per presentare una nuova teoria, occorrono due
ingredienti, che qui mancano completamente:

  • una
    buona conoscenza dell’argomento di cui si parla. Aldo Piana mostra di
    non avere idea di come si applichi la relativita’ generale in cosmologia,
    tanto per fare un esempio. La relativita’ ristretta sembra non esista,
    se non per affermare che e’ paradossale.
  • una
    formulazione matematica, che consenta analisi quantitative e confronti
    con l’esperienza.

Esistono
poi critiche di fondo piu’ tecniche. L’idea di uno spazio quantizzato
e’ abbastanza diffusa. Ma esistono alcuni problemi che Piana non affronta
neppure:

  • la presenza
    di direzioni privilegiate. In uno spazio quantizzato, le leggi della
    fisica sono differenti se si guarda “di infilata” i quanti o no. Siccome
    questo, nella realta’, non succede, occorre immaginare meccanismi che
    spieghino questa discrepanza.
  • la presenza
    di velocita’ privilegiate. In uno spazio quantizzato, le leggi della
    fisica appaiono diverse se ci si muove ad alcune velocita’ particolari.

Piana introduce
concetti come una quarta dimensione, che non si capisce a che serva. Sostiene
che le masse delle particelle debbano essere tutte multiple di un “quanto
di massa”, ma questo non e’ vero.

E’ molto
difficile criticare in modo completo la teoria, proprio per la sua estrema
vaghezza. Molte affermazioni sono prese dalla fisica “ufficiale”, e quindi
hanno una consistenza interna, oltre a dare un’aria generale di rispettabilita’
e serieta’ al tutto. Altre sono semplicemente incomprensibili. Altre ancora
possono essere sensate o meno, a seconda del significato che gli si attribuisce.
Altre infine potrebbero essere la presentazione, divulgativa e appunto
estremamente vaga, di una teoria seria. Ma e’ impossibile saperlo da quanto
scritto nel sito.

Parlando
in generale, esistono moltissimi siti in rete che presentano teorie fisiche
alternative, in genere molto piu’ chiaramente deliranti di quella vista
qui. Di solito gli autori di questi siti hanno tentato di ottenere una
approvazione dall’ “accademia”, e, non essendoci riusciti, si appellano
democraticamente al grande pubblico, e al buon senso dell’uomo comune.

Purtroppo
la fisica non e’ democratica. Per chi abbia in testa una nuova teoria,
non esistono alternative ad una formulazione rigorosa presentata su riviste
professionali, in modo che altri fisici siano in grado di darne una valutazione,
ed eventualmente di utilizzarla. Una presentazione divulgativa su un sito
Web puo’ essere utile SOLO dopo questo vaglio. Nei casi in cui questo
accade, i riferimenti alle pubblicazioni scientifiche sono chiaramente
indicati dagli autori. In caso contrario, e’ semplicemente impossibile
capire se, dietro tutti i discorsi, non ci sia per caso qualche idea interessante,
neppure per un esperto. E quindi la teoria, semplicemente, non serve.