Autore: Federico Angelini

E' nato a Roma nel 1975 e si è diplomato nel 1994 al liceo scientifico statale "Talete" di Roma. Nel 2001 ha conseguito la laurea in Fisica all'università "la Sapienza" di Roma, indirizzo di Fisica terrestre con una tesi sperimentale sul telerilevamento, mediante spettroscopia Raman, di vapore acqueo in atmosfera con radar ottico. Nel 2005 ha conseguito il titolo di "dottore di ricerca in telerilevamento", presso il dipartimento di ingegneria della informazione e della comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma. Dal 2005 al 2012 è stato assegnista di ricerca e poi ricercatore all'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima presso il CNR di Tor Vergata a Roma. Attualmente è ricercatore presso l'ENEA, dove si occupa di telerilevamento e spettroscopia laser. E' appassionato di geografia, di cucina, fotografia e ottica fotografica. E' autore del libro "Elementi di ottica fotografica", disponibile sia in PDF che in edizione cartacea su lulu: http://www.lulu.com/product/libro-a-copertina-morbida/elementi-di-ottica-fotografica/2343488


Le sue risposte:

Buongiorno, io sto effettuando uno studio sulla formazione della nebbia. Volevo sapere se le formule del link (ricavate da alcuni documenti di Bob Hardy): www.thunderscientific.com/tech_info/reflibrary/its90formulas.pdf sono valide anche sopra al terreno e non solo sull’acqua o ghiaccio. Si riferiscono al calcolo della temperatura di dew point di cui in questo sito si è già parlato

Geologia e geografia  ·  Meteorologia e climatologiaViews: 2635

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Buon giorno. Mi chiamo Werner Zanardi e sono uno studente della facoltà di Agraria dell’Università di Padova. Non ho ben chiaro il motivo per cui si utilizzano le microonde per riscaldare l’acqua di costituzione anziché utilizzare un’altra tipologia di onde come ad esempio gli I.R. o le onde del Visibile. Parto da questa considerazione (sperando di non sbagliare già in partenza): più diminuisce la lunghezza d’onda, più aumenta la frequenza e quindi dovrebbe essere maggiore l’energia trasportata dall’onda. Allora una radiazione proveniente dagli I.R. avrebbe la possibilità di riscaldare prima l’acqua contenuta in un alimento. Un ultima cosa; che relazione c’è tra potenza e la frequenza di una onda. Se un forno a m.o. eroga 750 Watt, come riesco a trovare la frequenza delle onde emesse. Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità. Saluti Werner Zanardi

Fisica  ·  ElettromagnetismoViews: 1802

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LEGGE GAYLUSSAC:se viene riscaldato un gas,mantenendo cost. la Pressione,il suo Volume aumenta,per ogni grado di tempera tura,di una quantita costante,corrispondente ad una parte(&=1/273)del volume che esso aveva a 0 gradi centigradi. In formula: V(t)=V(0)[1+&t] 1-come si interpreta questa legge? 2-che significato fisico/concettuale ha &=1/273? 3-perche &=1/273? 4-Sopratutto,che relazione stabilisce tale legge tra &,la temperatura t(gradiCelsius),e la Temperatura T(gradiKelvin)? Grazie e a presto.

Fisica  ·  TermodinamicaViews: 3861

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Gentili Esperti,vi chiedo alcune cose sulla legge dei gas: pv=RT. 1)Se esprimo al 1 membro il Volume come vol.spec.,non riesco a farmi tornare le Unità di misura nell’analisi dimensionale .Inoltre è legitiimo scrivere pV=GRT,nel caso si considerino G Kg di gas,e quindi è corretto considerare al 1 membro V co me il volume corrispondente a G Kg di gas? 2)Vorrei sapere inoltre quali sono le unità di misura di R(costante dei gas),e che cosa rappresenta teoricamente(un lavoro,un energia,o cos’altro?). grazie.

Fisica  ·  TermodinamicaViews: 2801

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Nei testi di ottica fisica si parla spesso e diffusamente della natura quantistica dei fenomeni di interferenza e diffrazione. Non sono mai riuscito a trovare, invece, una spiegazione dell’interpretazione quantistica della rifrazione. Più precisamente, cosa si trova se si dispone una macchina sperimentale in grado di rilevare l’angolo di rifrazione del percorso di un singolo fotone lanciato in un mezzo trasparente? Non vedo come l’interpretazione classica del fronte d’onda distorto dal passaggio attraverso l’interfaccia possa valere in questo caso. Nè mi è chiaro quali siano le conseguenze sull’interpretazione corpuscolare della luce, dato che si afferma tranquillamente che la velocità della luce si riduce nel mezzo rispetto al vuoto, ma non mi pare che la velocità di un fotone possa subire variazioni. Grazie da ora.

Fisica  ·  Luce e fenomeni otticiViews: 1570

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