News originale in inglese: 2007-30 - Immagini e filmati

  

La nebulosa “velo” … svelata

Il telescopio spaziale Hubble della NASA ha fotografato tre magnifiche sezioni della Nebulosa Velo – i frantumi che rimangono di una supernova esplosa migliaia di anni fa. Questa serie di immagini fornisce una visione dettagliata della struttura delicata e filamentosa che è conseguenza della esplosione cosmica. La Nebulosa Velo è uno dei residui più spettacolari di una supernova in cielo. L’intero guscio occupa circa tre gradi nel cielo, corrispondente a 6 lune piene.La nebulosa Velo è un laboratorio ideale per studiare la fisica dei residui di una supernova, dato che è in una zona piuttosto scura, relativamente vicina ed è piuttosto grande. Conosciuta anche come il Cygnus Loop, la nebulosa Velo fa parte della costellazione del Cigno e dista circa 1500 anni luce dalla Terra.

Le stelle nella nostra galassia ed in altre galassie nascono e muoiono. La lunghezza della vita di una stella dipende dalla sua massa. Più grande è la massa di una stella, più corta è la sua vita.

Quando una stella con massa molto maggiore del nostro Sole finisce di bruciare, collassa e si disintegra come supernova in una esplosione catastrofica. Una supernova libera una luce tale da essere più forte di quella di una intera galassia. La stella esplodendo si disperde in una grandissima bolla tutto intorno, con veri detriti stellari insieme a materiale disperso dalla onda d’urto. Il guscio di gas molto colorato forma una nuvola che gli astronomi chiamano residui di una supernova.

Questi residui rimangono visibili per molto tempo dopo che la esplosione iniziale è finita. Gli scienziati calcolano che la esplosione della supernova Velo sia avvenuta tra 5.000 e 10.000 anni fa.

Le piccole regioni catturate in queste immagini da Hubble ci forniscono una fantastica vista ravvicinata della Velo. Affascinanti filamenti di gas sono tutto ciò che si può ancora vedere di quello che una volta era una stella della Via Lattea. I filamenti attorcigliati di gas nella nebulosa Velo prendono origine da una enorme quantità di energia rilasciata quando i detriti originatisi dalla esplosione solcano ad alta velocità tutto attorno e creano delle fronti di urto. Questi fronti, generati da detriti che si muovono a 600.000 milioni di kilometri all’ora, fanno salire la temperatura del gas a milioni di gradi. Come conseguenza, il successivo raffreddamento di questo materiale produce quei colori splendenti e brillanti.

Le immagini della Nebulosa Velo sono esempi notevoli di come processi che sono avvenuti lontani centinaia di anni luce, può a volte assomigliare ad effetti che vediamo nella vita di tutti i giorni, attorno a noi. Sebbene causata da forze differenti, le strutture mostrano delle somiglianze ai giochi di luce ed ombre sul fondo di una piscina, al fumo che sale o ad un cirro frastagliato.

Anche se solo una stella ogni cento della nostra galassia finirà la vita in maniera così spettacolare, queste esplosioni sono responsabili della sintesi di elementi più pesanti del ferro e allo stesso tempo sono i maggiori produttori di ossigeno dell’universo. In questi eventi violenti vengono forgiati elementi come il rame, il mercurio, l’oro e il piombo. I gusci formatisi dalla supernova si espandono e si mescolano con altre nubi nella Via Lattea, divenendo materia prima per le nuove generazioni di stelle e di pianeti. Gli elementi chimici che costituiscono la Terra di cui siamo fatti anche noi, si sono formate all’intero delle antiche stelle e sono state distribuite da esplosioni di supernove in nebulose come quelle che noi possiamo vedere.

Le immagini sono state riprese con la Wide Field Planetary Camera 2 (WFPC2) di Hubble nel Novembre 1994 e nell’agosto 1997. il colore è prodotto dalla composizione di tre immagini differenti. I colori indicano l’emissione di diversi tipi di atomi eccitati dall’esplosione: il blu corrisponde all’ossigeno, il verde significa zolfo e il rosso idrogeno.