News originale in inglese: 2006-36 - Immagini e filmati

  

Hubble: la ACS riprende ad esplorare l’universo

Questa è una delle prime immagini dell’universo, scattata dopo che la telecamera ACS ha ripreso le operazioni scientifiche, il 4 di luglio. La telecamera è stata fuori servizio per circa due settimane fino a che gli ingegneri della NASA hanno messo in funzione un generatore di riserva, dopo che la fonte principale di energia alla telecamera aveva smesso di funzionare.

L’immagine sulla sinistra raffigura un ricco campo che contiene un ammasso di galassie distante 9 miliardi di anni luce (redshift di z = 1.4). In un programma diretto da Saul Perlmutter dell’Università californiana di Berkeley, Hubble ha rivisitato periodicamente, in una "campagna di pesca", circa 20 galassie distanti, per catturare il debole bagliore di esplosioni stellari, denominate supernovae di tipo I. Gli ammassi scelti sono stati selezionati perché permettevano agli astronomi di studiare l’energia scura, dato che erano posti ad una distanza troppo grande per essere osservati facilmente dalla terra.

Le supernovae di tipo I sono marcatori delle distanze spaziali, utilissimi per misurare quanto la energia scura influenzi l’universo. Ultimamente l’osservazione di particolari come questi permetterà agli astrofisici di capire meglio la natura della energia scura e la sua influenza sulla evoluzione futura dell’universo.

Quando Hubble ha osservato questo campo nell’aprile 2006, (in alto a destra) non c’erano delle supernove evidenti. Hubble ha visto la prima supernova nel giugno 2006, in un campo della galassia che è più vicino a noi di un miliardo di anni luce (valore di redshift di z = 1.2) rispetto all’ammasso più lontano. Subito dopo che il telescopio Hubble è tornato in azione, ha rivisitato il campo per fare delle misurazioni della esplosione stellare che stava svanendo (freccia in basso a destra). Il centro luminoso della sua galassia è adiacente alla brillante supernova.

La qualità delle immagini di Aprile e Giugno dimostrano che l’ACS sta lavorando in maniera perfetta e sta rimandando immagini dettagliate dell’universo distante.

Scoperta nel 1998 la energia scura sembra trasudare dallo spazio vuoto e fornire una forza repulsiva che fa espandere l’universo ad una velocità sempre maggiore.