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Hubble scopre che la Terra è al sicuro dalle esplosioni di raggi gamma di classe 1

Chi ha appena acceso un mutuo per la casa può preoccuparsi che le inondazioni, gli uragani e i tornado distruggano l’abitazione, ma almeno può togliere dall’elenco dei possibili disastri naturali i GRB lunghi, ovvero le esplosioni di raggi gamma (GRB) a lunga durata. Questa buona notizia scaturisce da una recente scoperta del telescopio spaziale Hubble.

I GRB lunghi sono potenti lampi di radiazione ad alta energia che si vedono arrivare da alcuni tipi di Supernova (esplosioni di stelle con una grandissima massa). Se la Terra fosse colpita da vicino da una esplosione prolungata, la devastazione potrebbe andare dalla distruzione dello strato di ozono nella nostra atmosfera fino ad innescare addirittura un cambiamento di clima e l’alterazione della evoluzione della vita.

Ora gli astronomi analizzando i GRB lunghi – quelli che durano più di uno o due secondi – durante molti rilevamenti con il telescopio Hubble hanno concluso che la Via Lattea è un luogo in cui è poco probabile che si verifichino. Hanno scoperto che gli scoppi tendono a verificarsi nelle galassie piccole ed irregolari, dove le stelle mancano degli elementi più pesanti. La popolazione di stelle della Via Lattea, al contrario, è ricca di elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio. Supponendo che la conoscenza del loro ambiente potrebbe aiutare a determinare quali tipi di stelle producano le esplosioni di raggi gamma, gli astronomi sotto la guida di Andrew Fruchter dello Space Telescope Science Institute di Baltimore, Md., hanno usato HST per esaminare l’ambiente attorno a 42 GRB lunghi e a 16 supernove. Hanno constatato che la piccola frazione delle supernove, sede delle esplosioni, si trova in un ambiente molto differente da quello di una media supernova. I risultati di Fruchter sono comparsi nella edizione on-line della rivista Nature del 10 Maggio.

Il team di Frichter ha scoperto che la maggior parte delle esplosioni prolungate, trovate nel campione esaminato, avvengono nelle galassie piccole, poco luminose, irregolari, nelle quali in genere mancano gli elementi di maggior peso atomico. Si è osservata una sola esplosione prolungata, in una galassia a spirale, simile alla nostra Via Lattea e questo suggerisce che la nostra galassia non sia un luogo probabile per esplosioni prolungate. Al contrario, le galassie ospiti delle supernove, erano divise in parti uguali tra galassie a spirale o galassie irregolari, le prime con maggiore e le seconde con minore concentrazione di elementi pesanti.

Il team di Fruchter ha anche scoperto che le esplosioni prolungate sono molto più concentrate nelle regioni più brillanti delle galassie, dove ci sono le stelle con massa maggiore. Le supernove invece si trovano in ogni parte delle loro galassie.

"La scoperta che le esplosioni prolungate di raggi gamma avvengono nella parte più luminosa delle galassie suggerisce che provengano dalle stelle a massa più grande – di massa 20 o più volte maggiore del nostro sole" afferma Fruchter. "Il loro verificarsi nelle galassie piccole ed irregolari, implica che solo le stelle che non hanno elementi chimici pesanti tendono a generare esplosioni prolungate o GRB). Questo significa che le esplosioni prolungate accadevano molto più frequentemente nel passato quando le galassie non avevano un grande riserva di elementi pesanti. Le galassie si sono arricchite di elementi pesanti durante lo scorrere dell’evoluzione di successive generazioni di stelle. Le stelle di prima generazione si sono formate prima che ci fosse abbondanza di elementi pesanti nell’universo.

Le stelle di grande massa, ricche in elementi pesanti, difficilmente innescano delle esplosioni perché possono perdere troppo materiale a causa dei venti stellari sulla loro superficie, prima di collassare ed esplodere. Quando questo capita, le stelle non hanno abbastanza massa avanzata per produrre le condizioni giuste che innescherebbero il fenomeno.

Gli astronomi pensano che le esplosioni di raggi gamma siano prodotte da buchi neri rotanti formatisi in seguito a esplosioni stellari. L’energia sviluppatasi del collasso del nucleo di una stella si concentra in uno stretto getto. La formazione di un fascio di energia molto collimato, che concentra cioè l’energia lungo uno stretto raggio, spiegherebbe perché le esplosioni sono così potenti. Ma se una stella perde molta massa, può lasciare dietro sé solo una stella di neutroni, non un buco nero e così non può creare il raggio.

Questo significa che le stelle con una massa molto grande, che eliminano troppo materiale, non sono adatte a produrre delle esplosioni prolungate. Lo stesso dicasi di stelle che non perdono troppa massa. "E’ come la storia di Riccioli d’oro", ha detto Fruchter "solo le supernove i cui progenitori hanno perso un po’ ma non troppa massa, sembrano essere candidate alla formazione di GRB".

Le esplosioni di raggi gammasi possono dividere in due classi: esplosioni di breve durata che durano da millesecondi a due secondi e producono radiazioni ad alta energia e esplosioni prolungate o di lunga durata, che durano da 2 a 10 secondi e creano raggi gamma di minore energia. Sebbene sia improbabile che esplosioni prolungate possano colpire in galassie come la nostra Via Lattea, le esplosioni di breve durata possano ancora accadere. Si pensa che queste esplosioni brevi siano originate dallo scontro di due oggetti compatti, come delle stelle di neutroni. Comunque anche con la loro radiazione di alta energia, le esplosioni brevi sono in genere da 100 a 1.000 volte meno potenti, nel complesso, di quelle prolungate e sarebbero un pericolo molto minore alla vita se una si dovesse verificare una nella nostra galassia.

 

Hubble Finds that Earth is Safe from One Class of Gamma-ray Burst


The Host Galaxies of Gamma-ray Bursts
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I proprietari di casa possono preoccuparsi che le inondazioni, gli uragani e i tornado distruggano le loro abitazioni, ma almeno possono togliere dall’elenco dei possibili disastri naturali le esplosioni a lunga durata dei raggi gamma, secondo quanto scoperto di recente del telescopio Hubble della NASA.

Le esplosioni prolungate dei raggi gamma sono potenti lampi di radiazione ad alta energia che si vedono arrivare da alcuni tipi di Supernova (esplosioni di stelle con una grandissima massa). Se la Terra fosse colpita da vicino da una esplosione prolungata, la devastazione potrebbe andare dalla distruzione dello strato di ozono nella nostra atmosfera fino ad innescare un cambiamento di clima e l’alterazione della evoluzione della vita.

Ora gli astronomi analizzando le esplosioni prolungate – quelle che durano più di uno o due secondi – durante molti rilevamenti con il telescopio Hubble hanno concluso che la Galassia della Via Lattea è un posto in cui è poco probabile che si verifichino. 

Queste immagini sono un campione di esplosioni durature, fotografate dal Telescopio Spaziale Hubble. Le croci sottolienao i punti dell’esplosioni di raggi gamma, ormai scomparse da molto tempo.