News originale in inglese: 2000-15 - Immagini e filmati

  

Nel cuore della nebulosa “granchio”

Nell’anno 1054 gli astronomi cinesi furono sorpresi dall’apparizione di una nuova stella, così brillante da poter essere vista alla luce del giorno per diverse settimane. Posta a circa 6500 anni-luce dalla Terra, la nebulosa "granchio" è il residuo di quella straordinaria esplosione che pose fine alla vita di una stella 10 volte più massiccia del Sole. Il 4 luglio 1054 essa esplose come supernova. In questa immagine HST ha ingrandito la parte centrale della nebulosa per rivelarne la struttura con dettaglio mai raggiunto. L’immagine deriva dalla composizione di cinque pose con diversi filtri ed assomiglia ad un quadro di Jackson Pollock.

L’immagine mostra brandelli irregolari di gas che si stanno allontanando dal luogo dell’esplosione alla fantastica velocità di oltre 5 milioni di km/h ! Il nucleo della stella è sopravvissuto sotto forma di pulsar, visibile nell’immagine come la più bassa delle due stelle abbastanza brillanti (a sinistra dell’archetto luminoso).

La pulsar è una stella di neutroni che ruota su se stessa 30 volte al secondo. Essa riscalda l’ambiente circostante, creando la tenue nube di gas bluastra, incluso l’archetto blu appena a destra. Questa ragnatela colorata di filamenti è il materiale che prima dell’esplosione costituiva gli strati esterni della stella massiccia. La fotografia è in qualche modo ingannevole, poiché sembra che i filamenti siano vicini alla pulsar, in realtà i filamenti di colore verde-giallo sono vicini a noi e si stanno avvicinando alla velocità di 500 km/s. I filamenti di colore arancio-rosa in alto si stanno allontanando alla stessa velocità. I diversi colori scaturiscono dai diversi elementi chimici contenuti nel gas in espansione, e comprendono l’idrogeno (arancio), azoto (rosso), zolfo (rosa), e l’ossigeno (verde). Le sfumature di colore indicano variazioni nella temperatura e nella densità del gas, così come variazioni nella composizione chimica. Questi elementi chimici, alcuni dei quali si sono formati proprio nel corso del’esplosione stellare e sono ora scagliati nello spazio, saranno alla fine incorporati in nuove stelle e nuovi pianeti. Gli astronomi ritengono che gli elementi chimici che costituiscono la Terra e i nostri stessi corpi, sono stati "cucinati" in una esplosione stellare miliardi di anni fa.


Credits: NASA e Hubble Heritage Team