News originale in inglese: 2000-13 - Immagini e filmati

  

Falso allarme: il sospetto pianeta era una stella

Le successive osservazioni dello strano oggetto che inizialmente era ritenuto il primo pianeta extrasolare direttamente osservato hanno mostrato che l’oggetto è troppo caldo per essere un pianeta. Ora gli astronomi sono più portati a credere che si tratti di una stella sullo sfondo, la cui luce è stata attenuata ed arrossata dalle polveri interstellari, creando l’illusione che si tratti di un oggetto nelle vicinanze del sistema binario.

HST fotografò l’oggetto misterioso, chiamato TMR-1C, nel 1997. L’immagine mostra un punto luminoso alla fine di un arco di polvere che riflette la luce lungo 225 miliardi di km fino alla stella binaria, posta alla distanza di 450 anni-luce dalla Terra, verso la direzione del Toro.

Nel 1998 l’astronoma Susan Terebey dell’Extrasolar Research Corp., Pasadena, CA, ha riportato le sue osservazioni in un meeting scientifico come un possibile giovane e caldo propopianeta dalla massa di alcune volte quella di Giove. Data la potenziale importanza e la natura irresistibile dell’immagine, la NASa ha rilasciato al pubblico la notizia, riservandosi però di fare ulteriori accertamenti.
Terebey aveva inizialmente proposto che l’oggetto fosse stato espulso dal sistema binario a causa dell’interazione con una delle stelle o con un altro pianeta gigante. Da allora l’astronoma ha studiato il sistema con il telescopio da 10 metri a Mauna Kea per testare la sua ipotesi, ma i dati non fanno propendere per l’ipotesi planetaria, e rimangono consistenti con l’ipotesi che TMR-1C sia una stella di campo. Certo è che studiare un oggetto così debole resta un’impresa.

Per comprendere meglio la natura di TMR-1C, la Terebey ne ha misurato la temperatura per via spettroscopica. Assieme ai colleghi, l’astronoma ha realizzato un modello di oggetti celesti oscurati da polveri da confrontare con lo spettro di TMR-1C ed hanno trovato una temperatura corrispondente a più di 2700 K. Questa è troppo elevata per essere la temperatura di un giovane pianeta gassoso, anche se i modelli fisici di oggetti tanto giovani non sono molto affidabili.

Credits: Don Savage – NASA, Nancy Neal – Goddard Space Flight Center, Ray Villard – Space Telescope Science Institute.