News originale in inglese: 2000-12 - Immagini e filmati

  

L’occhio ardente di NGC 6751

NGC 6751

La nebulosa planetaria NGC 6751 si trova nella costellazione dell’Aquila. Come tutte le nebulose planetarie, si tratta di un guscio di gas eiettato alcune migliaia di anni fa da una stella calda centrale. Il fenomeno avviene verso la fine del percorso evolutivo tipico delle stelle che hanno una massa paragonabile a quella del nostro Sole. Quando la stella esplode, lancia nello spazio circostante i suoi strati esterni e lascia esposto il nucleo caldissimo. Esso emette intense radiazioni ultraviolette che eccitano i gas eiettati rendendoli luminosi e visibili.

L’immagine è una composizione di riprese con tre filtri diversi che mettono in evidenza gas nebulari a diverse temperature. Le regioni blu, disposte a formare un anello regolare, segnalano il gas a temperatura maggiore. L’arancione e il rosso corrispondono a gas più freddo che si dispone in un anello sfilacciato più esterno e in lunghe striature radiali. L’origine di queste strutture formate dal gas più freddo non è ancora ben compresa anche se è evidente l’influenza della radiazione e del vento stellare provenienti dalla stella centrale nel modellare le striature radiali. Si stima che la superficie della stella raggiunga l’incredibile temperatura di 140.000°C.

Il team di Hajian, che ha realizzato questo studio, ha in programma un’ulteriore osservazione nel 2001 per verificare il previsto incremento di dimensioni della nebulosa dal 1998 che, per quanto piccolo, rientra nei limiti di risoluzione del telescopio spaziale. I gas infatti si espandono alla velocità di circa 40 km/s e la determinazione precisa dell’espansione "apparente" permetterà agli astronomi di calcolare con accuratezza la distanza della nebulosa. Le attuali stime indicano una distanza di circa 6500 anni-luce dalla Terra. La nebulosa ha un diametro di 0,8 anni-luce, circa 600 volte il diametro del Sistema Solare.

Credit: NASA, The Hubble Heritage Team (STScI/AURA)