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L’anello della supernova 1987A si riaccende

supernova 1987aL’evento della "riaccensione" dell’anello che circonda la supernova 1987A, pronosticato dagli astronomi alcuni anni fa, è già iniziato: l’immagine Hubble del 2 febbraio 2000 [a sinistra] lo dimostra chiaramente. L’elaborazione elettronica dell’immagine [a destra] mette in rilievo la differenza di luminosità di alcune aree dell’anello rispetto alle precedenti osservazioni.

La supernova, esplosa il 23 febbraio del 1987, si trova nella Grande Nube di Magellano e dista dalla Terra 169.000 anni-luce. Dopo un paio di anni dall’evento le osservazioni rivelarono la presenza di un tenue anello di materia che circondava il punto dell’esplosione alla distanza di circa 9 mesi-luce. Data la sua distanza, non poteva trattarsi di materiale emesso dall’esplosione e nessuno si sarebbe reso conto della sua presenza se non fosse stato investito dall’intensa radiazione prodotta dalla supernova che ha eccitato i gas che lo compongono. L’unica spiegazione possibile è che si tratti di un guscio emesso dalla stella progenitrice in una sua fase esplosiva avvenuta 20 o 30 mila anni fa.

La luminosità dell’anello, nel decennio successivo alla sua scoperta, è andata gradatamente diminuendo. Gli astronomi si aspettavano però una "riaccensione" dovuta all’impatto tra l’onda d’urto del guscio della supernova, che viaggia a 18.000 km/s, e il gas del "vecchio" anello. L’evento atteso è comparso nel dicembre del 1999 quando un gruppo di astronomi dell’Osservatorio di Cerro Tololo ha scoperto una "macchia calda" nell’anello che prima non era presente. Il 2 febbraio 2000 il Telescopio Hubble punta la regione della supernova e, utilizzando la camera WFPC/2, si ha la conferma che le avanguardie del guscio dell’esplosione hanno raggiunto le propaggini più interne dell’anello, illuminando almeno quattro punti caldi. 

E’ la prima volta che gli astronomi possono seguire in diretta l’evoluzione interna dei resti di supernova e in particolare gli effetti della sua onda d’urto sui gas circostanti… e lo spettacolo è appena iniziato.

Credit: NASA, Peter Challis e Robert Kirshner (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics), Peter Garnavich (University of Notre Dame), e SINS Collaboration

I gruppo del progetto Supernova Intensive Survey comprende: Dick McCray (University of Colorado, Boulder); Nino Panagia (Space Telescope Science Institute, Baltimore, MD); Nick Suntzeff (Cerro Tololo Inter-American Observatory, Chile); George Sonneborn e Jason Pun (NASA Goddard Space Flight Center, Greenbelt, MD).