Qui vediamo in dettaglio una di queste colonne che, nell’immagine intera, si trova all’interno della debole nebulosità verso il bordo sinistro. Essa assomiglia ad un pugno con un dito indice disteso che punta in direzione dell’ammasso al centro. Responsabili del modellamento di queste strutture sono proprio le grosse stelle dell’ammasso centrale che emettono materia ad alta velocità e potenti radiazioni. Tale azione a distanza provoca anche l’innesco di processi di formazione stellare nelle teste di alcune colonne.
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Ancora dettagli: questa volta di uno dei riquadri in alto a sinistra. I due rettangoli ci mostrano la stessa area vista in luce visibile con la camera WFPC2 (sopra) e all’infrarosso con la NICMOS (sotto). |
Le immagini della regione centrale della nebulosa 30 Doradus riprese all’infrarosso e in luce visibile dal Telescopio Spaziale Hubble ci mostrano i turbolenti processi di formazione di stelle massicce.
L’emissione di una potente radiazione e di materiale ad alta velocità da parte di imponenti stelle adulte che risiedono al centro della nebulosa, innescano un’attività di intensa formazione stellare nelle regioni circostanti.
Sembra che le leggi dell’ereditarietà valgano anche per le stelle: come i loro parenti adulti, anche le stelle appena nate tendono a provocare ogni sorta di confusione intorno a loro. In alcuni casi le giovani stelle avvolte in colonne di gas e polvere, soffiano via una parte dell’involucro che le ha generate, lanciandone il materiale nello spazio come in un’eruzione vulcanica. In altri casi, dei getti di materia che provengono da una stella in formazione, vengono lanciati in due opposte direzioni, si scontrano con le polveri e i gas circostanti i quali si riscaldano fino all’incandescenza creando delle strutture in continua movimento.
Tutto ciò avviene nella Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della nostra Via Vattea, relativamente vicina a noi (170.000 anni-luce di distanza). La nebulosa 30 Doradus rappresenta un eccezionale laboratorio per lo studio della nascite e dell’evoluzione delle stelle massicce, e dei sistemi di stelle multiple.
Da non perdere:
-> la pagina con le singole immagini a vari livelli di definizione
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-> un’animazione MPEG (17,4 mega!)
Credit: NASA, John Trauger (Jet Propulsion Laboratory), James Westphal (California Institute of Technology), Nolan Walborn (Space Telescope Science Institute) e Rodolfo Barba’ (La Plata Observatory).