News originale in inglese: 1999-21 - Immagini e filmati

  

Il disco circumstellare di AB Aurigae

Lo strumento STIS a bordo dell’Hubble ci ha fornito una immagine in luce visibile di un disco circumstellare visto di fronte. Il disco, costituito da gas e polveri, turbina attorno ad una giovane stella chiamata AB Aurigae, la cui età è stata valutata tra i due e i quattro milioni di anni. La particolarità che lo rende molto interessante è che vi si distinguono degli addensamenti (clumps) di materia, costituiti anch’essi da polveri e gas, che potrebbero rappresentare l’inizio della formazione di pianeti. Normalmente è molto difficile osservare nei dettagli i dintorni di una stella a causa dell’effetto di "abbaglio" della sua luce. Per superare questo ostacolo gli astronomi utilizzano il coronografo: uno strumento che blocca gran parte della luce proveniente dalla stella. In queste immagini, l’uso del coronografo ci ha consentito di osservare i gas e le polveri del disco, illuminati di luce riflessa.

disco di AB AurigaeL’immagine di sinistra rappresenta la migliore osservazione coronografica di AB Aurigae che si possa ottenere con uno strumento a terra. Paul Kalas (STScI) ha utilizzato per questo scopo il telescopio da 2,2 metri dell’Università delle Hawaii. Lo strumento ha eclissato una regione di 53,6 miliardi di chilometri di diametro centrata sulla stella. Tale regione è nove volte più grande del nostro Sistema Solare. Si può notare che la stella risiede in un’area costituita da nubi di polvere (la forma ad arco a sinistra della stella).

La foto a destra è stata ottenuta invece con il telescopio Hubble. Le due barre nere disposte a croce fanno parte del coronografo e ci nascondono una regione molto più piccola: 11,5 miliardi di chilometri di diametro, pari a 1,4 volte il diametro del nostro Sistema Solare. Le linee diagonali sono i residui dei raggi di diffrazione che si producono nelle immagini di tutte le stelle che superano una certa luminosità. Il disco è molto ampio: il suo diametro è di circa 1300 volte la distanza tra la Terra e il Sole. I materiali del disco che possiamo osservare in questa immagine si trovano ad una distanza dalla stella che è maggiore alla distanza di Plutone dal Sole. In basso a destra è’ visibile una debole stella di fondo. Il disco stellare si mostra in una grande ricchezza di strutture, con bande luminose disposte a spirale che si estendono in tutta la regione superiore e inferiore destra. Altre strutture più vicine alla stella si trovano nel quadrante superiore destro. Le parti più periferiche di queste fasce sono visibili anche nell’immagine ottenuta con il telescopio terrestre. I dati spettrografici mostrano che le bande sono costituite a loro volta da numerose "sotto-bande" più piccole. Le strutture più piccole che si possono distinguere sono dei noduli luminosi con dimensioni che si avvicinano al limite di risoluzione del telescopio Hubble (da due a cinque miliardi di chilometri di diametro, in altre parole da 14 a 32 volte la distanza tra la Terra e il Sole). Il più luminoso si questi noduli si trova a sinistra della stella.

Credit: C.A. Grady (National Optical Astronomy Observatories, NASA Goddard Space Flight Center), B. Woodgate (NASA Goddard Space Flight Center), F. Bruhweiler e A. Boggess (Catholic University of America), P. Plait e D. Lindler (ACC, Inc., Goddard Space Flight Center), M. Clampin (Space Telescope Science Institute), NASA. L’immagine ottenuta con il telescopio terrestre è di P. Kalas (Space Telescope Science Institute).