News originale in inglese: 1999-20 - Immagini e filmati

  

L’intero ciclo di vita di una stella in una sola immagine

In questa sbalorditiva immagine della nebulosa gigante NGC 3603, la notevole risoluzione del telescopio spaziale ha catturato vari stadi del ciclo di vita delle stelle.

Al centro, leggermente spostata in alto a sinistra, si trova la supergigante blu chiamata Sher 25. Questa stella ha un caratteristico anello circumstellare di gas luminescente molto simile a quello che circonda la supernova 1987A. Il colore grigio-bluastro dell’anello e delle emissioni polari indica che si tratta di gas chimicamente arricchito.

Presso il centro c’è un ammasso dominato da giovani stelle caldissime chiamate stelle di Wolf-Rayet. Un fiume di radiazione ionizzante e venti stellari veloci provenienti dall’ammasso hanno soffiato via i gas circostanti "scavando" una nicchia nella nebulosa in cui è immerso l’ammasso.

L’evidenza più spettacolare dell’interazione tra la radiazione e le nubi di idrogeno molecolare freddo sono le giganti colonne a destra ed in basso a destra. Queste strane formazioni sono prodotte dallo stesso processo all’opera nella nebulosa aquila (M16).

I noduli scuri in alto a destra sono i cosiddetti globuli di Bok, uno stadio di pre-formazione stellare. In basso a sinistra rispetto all’ammasso si vedono due nebulose a forma di girino. Simili strutture sono state identificate nel cuore della nebulosa di Orione (vedi 94/24 e 97/04) e sono state interpretate come gas e polveri in evaporazione da dischi protoplanetari che circondano stelle neonate. I "proplyds" in NGC 3603 sono da 5 a 10 volte più grandi e più massicci di quelli in Orione.

Questa singola immagine illustra graziosamente il ciclo di vita di una tipica stella: inizia con i globuli di Bok che si condensano all’interno delle colonne di freddo idrogeno molecolare; la stella neonata, con il suo disco protoplanetario, evolve nelle stelle massicce dell’ammasso e poi conclude la sua esistenza rilasciando gas chimicamente arricchiti.

credits: Wolfgang Brandner (JPL/IPAC), Eva K. Grebel (University of Washington) e You-Hua Chu (University of Illinois).