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L’anello intorno alla galassia

NGC 4650AGli astronomi dello Space Telescope Science Institute stanno offrendo al pubblico la possibilità di decidere dove puntare il telescopio spaziale Hubble. Guidati da 8000 votanti attraverso Internet, HST è stato impiegato per riprendere una immagine a colori dell’oggetto celeste più votato da una lista di candidati: la straordinaria galassia "anello polare" NGC 4650A.

Posta a circa 130 miliardi di anni-luce dalla Terra, NGC 4650A è una delle 100 galassie che possiedono un anello polare. La struttura disco-anello non è attualmente compresa fino in fondo. Una possibilità è che l’anello polare sia ciò che rimane di una colossale collisione tra due galassie, avvenuta nel lontano passato (probabilmente 1 miliardo di anni fa). Ciò che è rimasto di una galassia è divenuto la parte interna del disco di vecchie stelle rosse nel centro. Nel frattempo un’altra più piccola galassia che si è avventurata troppo vicino è stata probabilmente danneggiata o addirittura distrutta. Durante la collisione il gas dalla galassia più piccola potrebbe essere stato strappato e risucchiato dalla galassia più massiccia, andando a formare un nuovo anello di polveri, gas e stelle, il quale orbita intorno alla galassia interna quasi esattamente ad angolo retto rispetto al disco precedente.

Questo è il genere di disco polare che vediamo di profilo nella ripresa di HST con la Wide Field and Planetary Camera 2. L’immagine di HST distingue nettamente le strutture in questa straordinaria galassia che erano state individuate recentemente nelle riprese con grandi telescopi con base a terra. L’immagine mostra anche strutture non ancora identificate nelle precedenti immagini. L’immagine conferma che la brillante regione centrale, che appare di colore leggermente aranciato, ha un’apparenza completamente "liscia", indicando che si tratta di un sistema denso composto da stelle vecchie e che contiene ben poche polveri e gas.

Si ritiene che questa in passato fosse una tipica galassia di dimensioni medie, la quale è stata deformata dallo stesso processo che ha prodotto il complesso anello polare. Le bande oscure centrali sono dovute all’azione di schermatura della luce da parte di nubi di polveri nell’anello, poste tra noi e la galassia. Queste zone nelle altre galassie sono regioni di intensa formazione stellare, e NGC 4605 non costituisce un’eccezione. Gli ammassi bluastri, prominenti soprattutto nella parte esterna dell’anello, contengono luminose stelle neonate, un chiaro esempio di "rinascita" di stelle a partire dalle macerie di un antico disastro galattico.

L’anello polare appare altamente distorto: infatti non si rileva una struttura regolare a spirale, inoltre la presenza di giovani stelle al di sotto dell’anello principale da una parte e al di sopra dall’altra, mostra che l’anello è curvato e non giace in un unico piano. La determinazione dell’età delle stelle nell’anello polare è l’obiettivo iniziale del nostro Polar Ring Science Team che può offrire un indizio circa dell’evoluzione di questa strana galassia.

Dato che l’anello polare si estende fino all’alone della galassia NGC 4650A, esso offre una straordinaria possibilità di mappare la cosiddetta materia oscura, che si pensa circondi la maggior parte delle galassie. E’ chiamata materia oscura perché non emette luce e si mostra solo attraverso effetti gravitazionali.

Il nome NGC 4650A deriva dal fatto che si tratta della più luminosa di una coppia di galassie denominata NGC 4650 nel "New general catalogue of Nebulae and Clusters of Stars", noto agli astronomi con la sigla "NGC". Questo catalogo venne pubblicato da J.L.Dryer nel 1888. E’ basato principalmente sulle osservazioni effettuate da William e John Herschel quando scrutavano i cieli con i loro telescopi e Caroline Herschel riduceva le osservazioni annotando le posizioni degli oggetti celesti più interessanti. In soli 100 anni siamo passati da astronomi che scrutavano il cielo attraverso telescopi con base a terra a sensori elettronici a bordo di telescopi automatici nello spazio!