News originale in inglese: 1998-10 - Immagini e filmati

  

Gli astronomi catturano asteroidi negli archivi Hubble

tracce di asteroidiGli astronomi Karl Stapelfeldt e Robin Evans hanno scoperto un centinaio di  piccoli asteroidi effettuando una ricerca su oltre 28.000 immagini di archivio riprese dalla camera WFPC2 del telescopio spaziale Hubble. Ecco un esempio di quello che hanno scoperto: quattro immagini di archivio che mostrano le tracce curve lasciate da asteroidi.

[In alto a sinistra] L’Hubble ha catturato un luminoso asteroide con magnitudine 18,7 vagante nella costellazione del Centauro. Le stelle di sottofondo sono visibili in bianco mentre la traccia dell’asteroide appare in blu appena sopra la zona centrale. La traccia è lunga 19 secondi d’arco. Questo asteroide, che ha un diametro di 2 km, dista dalla Terra 156 milioni di chilometri e 280 milioni di chilometri dal Sole. Numerose chiazze di colore blu e arancione presenti in questa e nelle successive immagini, sono state causate dai raggi cosmici, particelle subatomiche ad alta energia che colpiscono il detector della camera.

[In alto a destra] Qui è stato catturato un asteroide di magnitudine 21,8 che passa davanti ad una galassia della costellazione del Leone. La traccia si vede in due esposizioni, la prima in blu e la seconda in rosso. Questo asteroide ha un diametro di 0,8 km, si trova a 338 milioni di chilometri dalla Terra e a 419 milioni di chilometri dal Sole.

[In basso a sinistra] Questo asteroide nella costellazione del Toro possiede una magnitudine 23 ed è uno dei più deboli trovati fino ad ora nelle immagini di archivio dell’Hubble. Si muove da destra verso sinistra in due esposizioni consecutive; la prima traccia  è quella blu e la seconda è rossa. A causa della forma relativamente rettilinea della sua traccia gli astronomi non sono riusciti a determinare con precisione la sua distanza. Il diametro stimato è di 0,8 km e si trova alla distanza di circa 369 milioni di km dalla Terra e di 536 milioni di chilometri dal Sole.

[In basso a destra] In questo caso si tratta di una traccia non continua di un asteroide che incrocia le regioni esterne della galassia NGC 4548 in Come Berenice. Cinque segmenti di tracce (di colore bianco) sono state estratte da singole esposizioni e aggiunte ad una immagine pulita a colori della galassia. L’asteroide entra al di sopra della regione centrale dell’immagine e si sposta in giù verso sinistra. Le interruzioni delle tracce avvengono perché il telescopio spaziale è in orbita attorno alla Terra e non può osservare con continuità la galassia. Questo asteroide ha una magnitudine 20,8, il diametro di 1,6 km ed è stato visto alla distanza di 457 milioni di chilometri dalla Terra e di 525 milioni di chilometri dal Sole.


Gli astronomi si sono imbattuti in un insolito terreno di caccia: le migliaia di immagini degli archivi del Telescopio Spaziale Hubble.
La caccia, svolta da Robin Evans e Karl Stapelfeldt del JPL, ha fornito un considerevole bottino di piccoli asteroidi, circa un centinaio. Le loro analisi preliminari suggeriscono che una popolazione totale di circa 300.000 piccoli asteroidi – essenzialmente delle rocce di 1-3 km di diametro – si trovano in orbita tra Marte e Giove in una zona di detriti  spaziali conosciuta come fascia principale. Attualmente ci sono 8.319 asteroidi ufficialmente confermati, appartenenti alla fascia principale, le cui orbite sono state misurate e all’incirca altrettanti sono stati visti ma non confermati.

Gran parte degli astronomi che analizzano gli archivi fotografici dell’HST sono alla ricerca di grandi oggetti (quasar, galassie distanti e supernovae) ma Evans e Stapelfeldt hanno scoperto che anche la ricerca di piccoli oggetti come gli asteroidi ha ugualmente successo.
Durante un periodo di oltre tre anni, i due astronomi con i loro collaboratori hanno controllato circa 28.000 immagini ottenute con la camera WFPC2 cercando le tracce luminose ampie e arcuate che sono i segnali rivelatori della presenza di asteroidi. Molti di essi sono troppo deboli per poter essere osservati dagli attuali programmi di ricerca effettuati con telescopi con base a terra. L’Hubble cattura questi asteroidi per puro caso: essi attraversano il suo campo visivo quando lo scopo dell’osservazione è un altro. Le tracce che appaiono nelle immagini sono dovute al movimento degli asteroidi che attraversano il campo visivo del telescopio, allo stesso modo in cui le fotografie prese di notte in una città presentano le tracce dei fari delle automobili che viaggiano ad alta velocità.

Secondo Evans e Stapelfeldt, i dati di archivio dell’Hubble ci portano a limitare considerevolmente il numero di piccole comete che potrebbero passare molto vicino alla Terra. L’anno scorso, Luis A. Frank dell’Università di Iowa, utilizzando i dati della navicella Polar, affermò infatti  di avere le prove che in media una dozzina di piccole comete colpiscono l’atmosfera terrestre ogni minuto. Evans e Stapelfeldt stimano che tali piccole comete dovrebbero essere abbastanza luminose da produrre centinaia di tracce rilevabili nelle immagini di archivio dell’Hubble, ma questo non è stato visto.