News originale in inglese: 1996-36 - Immagini e filmati

  

Nubi di comete nel cuore della galassia Ruota di Carro

Le immagini della galassia Ruota di Carro (Cartwheel) ottenute dal telescopio spaziale Hubble, rivelano la presenza di immense nebulose di gas a forma di cometa che attraversano il nucleo alla velocità di circa 1.300.000 chilometri all’ora.

galassia Ruota di Carro (Cartwheel)[Immagine di sinistra] La galassia, che si trova a 500 milioni di anni luce di distanza dalla Terra in direzione della costellazione dello Scultore, assomiglia ad una ruota di carro. Il nucleo galattico è l’oggetto brillante al centro dell’immagine; le strutture radiali sono filamenti di materiale che connettono il nucleo con l’anello esterno, una regione ad alto tasso di formazione stellare. L’insolita configurazione si è originata da una collisione quasi frontale con una galassia più piccola, avvenuta circa 200 milioni di anni fa.

[Immagine di destra] Questo primo piano del nucleo galattico rivela i noduli di gas a forma di cometa. Essi si trovano soprattutto sul lato sinistro del nucleo e appaiono come strisce bianche all’interno dell’anello di colore blu.

Tali strutture non sono delle vere comete altrimenti non sarebbero così gigantesche. Infatti le "teste" hanno un diametro di alcune centinaia di anni luce mentre le code hanno una lunghezza che va dai 1.000 ai 5.000 anni luce. Assomigliano a comete perché probabilmente sono state prodotte da una collisione tra materia ad alta velocità e materia più lenta. Lo scontro ha creato queste forme a punta di freccia chiamate bow-shock, simili alle scie sulla superficie dell’acqua create da un veloce motoscafo.

Le immagini sono stare riprese il 16 e il 17 ottobre con la camera WFPC2

Ruota di Carro[Immagine di sinistra] La galassia Ruota di Carro (in basso a destra) fa parte di un gruppo di quattro galassie, come mostra questo collage di immagini prese sia da telescopi ottici e radiotelescopi con base a terra, sia dal telescopio Hubble.

La regione delimitata da tratti verdi e che fa da ponte tra la galassia Ruota di Carro e la galassia che si trova verso l’angolo superiore sinistro corrisponde ad aree di idrogeno neutro rilevato alle lunghezze d’onda radio con il radiotelescopio VLA (Very Large Array) del New Mexico. Il ponte di idrogeno neutro può essere messo in relazione sia con le strutture dei filamenti radiali sia con le pseudo-comete che appaiono nel nucleo della galassia Ruota di Carro.

[Immagine di destra] E’ un’immagine in falsi colori del nucleo della galassia Ruota di Carro.

I noduli cometari di gas appaiono di colore blu e sono disposti ad arco attorno alla regione centrale del nucleo, soprattutto lungo il bordo sinistro.

Il collage è stato composto utilizzando immagini riprese dal radiotelescopio VLA, dall’Osservatorio Interamericano di Cerro Tololo (Chile) e dal telescopio spaziale Hubble (camera WFPC2).

Ruota di CarroSi tratta di una illustrazione artistica di J. Gitlin (Space Telescope Science Institute) che mostra le "comete" costituite da nubi di gas che attraversano il nucleo della galassia alla velocità di 1.300.000 km/h. L’oggetto ovale giallo e arancione è il core della galassia e le bianche strisce lungo il suo bordo sono le "comete". La fascia luminosa nello sfondo è l’anello esterno della galassia, costituito da stelle appena formate.

Gli astronomi forniscono due possibili ipotesi per spiegare l’origine di questi oggetti peculiari.

Una prima ipotesi prevede che, durante la collisione tra le due galassie, le nubi gassose siano state dapprima compresse e poi rilasciate continuando poi a oscillare attorno alla loro situazione originale come le corde di una chitarra. Queste oscillazioni avvengono attorno al punto di equilibrio tra le forze centrifughe e quelle centripete. Le "comete" possono risultare da vaste nebulose che, facendosi strada nello lo spazio alla velocità di circa 1.300.000 km/h, si schiantano contro un anello di gas e polveri colti nella fase espansiva dell’oscillazione.

Una seconda spiegazione è che i filamenti a raggiera e le "comete" possono rappresentare uno stadio finale di un processo nel quale il materiale comincia a ricadere nella galassia – fenomeno questo che non si vede in altre galassie con forma ad anello più giovani di questa.

In questo modello le nubi molecolari che formano le "teste" delle "comete" inizialmente sono state spinte via sparpagliandosi al di fuori del piano galattico e, come palloni lanciati in aria, hanno rallentato il loro moto ripiombando poi verso il centro galattico. Infine, precipitando, hanno surriscaldato localmente il gas interstellare portandolo ad oltre mezzo milione di gradi centigradi di temperatura.

Hanno condotto le osservazioni Curt Struck, Philip Appleton (Iowa State University), Kirk Borne (Hughes STX Corporation) e Ray Lucas (Space Telescope Science Institute).