News originale in inglese: 1996-23 - Immagini e filmati

  

Eta Carinae, una stella sopravvissuta all’esplosione

Eta Carinae
Questa stupefacente immagine ottenuta per mezzo dell’
Hubble Space Telescope mostra due gigantesche nubi di polvere in espansione attorno alla stella Eta Carinae. Sebbene questa stella sia lontana 8000 anni luce, è possibile distinguere strutture di soli 16 miliardi di chilometri (all’incirca il diametro del nostro Sistema Solare). Scie di polveri, minuscole condensazioni e strane strisce radiali ci appaiono con una limpidezza senza precedenti.. Eta Carinae è stata osservata dal telescopio spaziale Hubble nel settembre 1995 utilizzando la camera WFPC2 (Wide Field Planetary Camera 2). Per produrre questa immagine sono state combinate assieme delle immagini prese con filtri rossi e del vicino ultravioletto. Per coprire la grande gamma dinamica dell’oggetto è stato necessario mettere assieme una sequenza di otto esposizioni: infatti le eiezioni esterne hanno una luminosità 100.000 volte inferiore rispetto al centro brillante della stella.
Eta Carinae corrisponde alla posizione di una gigantesca esplosione avvenuta 150 anni fa quando divenne visibile nel cielo australe con una magnitudine paragonabile a quella delle stelle più brillanti. Sebbene la quantità di luce visibile emessa fosse paragonabile a quella di una esplosione di supernova, la stella sopravvisse all’esplosione. In qualche modo lo scoppio produsse due lobi polari e un disco equatoriale tanto grande quanto sottile, il tutto in movimento verso l’esterno alla velocità di due milioni e mezzo di chilometri all’ora. La nuova osservazione mostra che un eccesso di luce ultravioletta viene emessa lungo il piano equatoriale, tra i lobi bipolari. Evidentemente, nei pressi della stella, tra i due lobi, c’è una quantità di polveri relativamente bassa; gran parte della luce blu infatti è in grado di sfuggire. I lobi, d’altra parte, contengono una grande quantità di polvere che assorbe preferenzialmente la luce blu e quindi appaiono di colore rosso.
Eta Carinae, la cui massa è stata stimata circa cento volte quella del Sole, potrebbe essere una delle stelle massive della nostra Galassia. Essa irradia un’energia pari a cinque milioni di volte quella irradiata dal Sole. La stella continua ad essere uno dei più grandi misteri dell’astronomia stellare e queste ultime immagini dell’Hubble contribuiscono a completare il puzzle. Infine, questa esplosione stellare può fornire degli indizi importanti per lo studio di altre e più modeste esplosioni bipolari e, in generale, del flusso idrodinamico stellare.