News originale in inglese: 1995-40 - Immagini e filmati

  

Mappa della superficie di Vesta

Mappa della superfcie di VestaQueste due mappe sono state ricavate da immagini dell’asteroide 4 Vesta prese tra il 28 novembre e il primo dicembre 1994 con la camera WFPC2 a bordo del telescopio spaziale Hubble. Tali immagini ci mostrano dettagli della superficie di appena 63 km di diametro. Nel momento dell’osservazione, la regione di media latitudine di Vesta, compresa all’incirca tra i 16 gradi sud e i 48 gradi nord, era disposta favorevolmente per essere osservata dalla Terra. La copertura globale è stata ricavata per mezzo di immagini multiple prese nel corso della rotazione del pianetino sul proprio asse che ha un periodo di 5,34 ore. Vesta ha un diametro di 576 km e la mappa copre una superficie di 650.000 km2.

[in alto] Mappa della luminosità della superficie di Vesta. Questa mappa mostra che, a differenza di altri asteroidi, Vesta presenta una superficie significativamente varia con un emisfero scuro e uno più chiaro.

Le caratteristiche superficiali possono rappresentare antiche attività vulcaniche come emissioni di lava e, inoltre, regioni dove uno o più eventi di impatto potrebbero aver strappato gli strati superficiali mettendo a nudo il mantello sottostante.

E’ stato proposto di chiamare "Olbers" il cratere circolare di oltre 200 km di diametro, in onore dell’astronomo H.W. Olbers che scoprì Vesta nel 1807. L’immagine è stata ripresa in luce blu.

[in basso] Mappa della composizione superficiale di Vesta. Questa mappa in falsi colori ci indica che tutta la superficie di Vesta è costituita da rocce magmatiche. Questo fatto ci fa ritenere che l’intera superficie del pianetino abbia avuto un periodo di completa fusione, oppure che sia stata coperta da emissioni laviche provenienti dal mantello. Si può osservare che Vesta è caratterizzata da due distinti emisferi composti da due diversi tipi di basalto (lava solidificata).

Le attuali interpretazioni suggeriscono che l’emisfero di colore rosso sia profondamente scavato da impatti che hanno messo a nudo il materiale degli strati sottostanti. Questa parte è composta da un tipo di basalto (ricco di pirosseni) che si forma quando la lava si raffredda e solidifica al di sotto della superficie del pianeta.

L’emisfero di colore giallo-verde potrebbe essere il resto dell’antica crosta di Vesta formatasi all’inizio della formazione del Sistema Solare. Si ritiene che questa regione sia composta da un tipo di basalto costituito da una mistura di pirosseni e feldspati: una lava che si forma quando il raffreddamento e la solidificazione avvengono sulla superficie del pianeta.

La regione identificata con il nome di "Olbers" e un’altra regione scura alla longitudine di +80 gradi, sembra avere una storia più complessa.

Potrebbe trattarsi di regioni che hanno subito forti impatti che hanno distrutto la crosta basaltica esponendo il materiale più scuro della parte più superficiale del mantello di Vesta, il quale si è mescolato con lave crostali.

La mappa è stata ricavata da distinte immagini in luce blu (439 nm), arancione (673 nm), rossa (953 nm) e nel vicino infrarosso (1025 nm). I colori sono stati codificati artificialmente per evidenziare le regioni geologicamente interessanti della superficie di Vesta.

Credit: Ben Zellner (Georgia Southern University) and NASA