News originale in inglese: 1995-35 - Immagini e filmati

  

Ritratto dei satelliti galileiani

i satelliti galileianiQuesta immagine è un "ritratto di famiglia" dei quattro maggiori satelliti di Giove, osservati per la prima volta dallo scienziato italiano Galileo Galilei  quasi quattrocento anni fa. Lontane da noi circa 800 milioni di chilometri, queste lune sono così piccole che, alla luce visibile, appaiono come dei dischi indistinti anche ai maggiori telescopi con base a terra. L’Hubble invece può risolvere i dettagli della loro superficie che sono stati visti precedentemente soltanto dalla navicella Voyager agli inizi degli anni ’80. Mentre la Voyager ci fornì soltanto delle istantanee  ravvicinate dei satelliti, l’Hubble ora può seguire i cambiamenti e rivelare altre caratteristiche visibili soltanto all’ultravioletto e al vicino infrarosso.

Negli ultimi anni l’Hubble ha eseguito la mappa dei nuovi fenomeni vulcanici della superficie attiva di Io, ha scoperto una debole atmosfera di ossigeno su Europa e ha identificato dell’ozono sulla superficie di Ganimede. Le osservazioni all’ultravioletto hanno mostrato la presenza di ghiaccio fresco sulla superficie di Callisto che può essere la conseguenza di impatti di micrometeoriti e di particelle cariche dalla magnetosfera di Giove.

Le osservazioni dell’Hubble giocheranno un ruolo complementare con la navicella Galileo che raggiungerà Giove nel dicembre di quest’anno.