Sono uno psicologo ed avrei piacere di conoscere la vostra opinione a riguardo della PNL (Programmazione Neuro-Linguistica), una tecnica psicologica molto in voga in ambienti extra-accademici. Non sono un esperto della questione, da quanto ho letto mi sembra però di capire che tale teoria non abbia nessuna base scientifica seria né alcun valore sul piano epistemologico. Ciononostante è molto diffusa, soprattutto in ambito aziendale e nella formazione dei venditori. Cosa c’è di valido nella PNL?

La Programmazione
Neurolinguistica (PNL) è una tecnica di ristrutturazione cognitiva ideata
circa trent’anni orsono dal matematico Richard Bandler e dal linguista
John Grinder. Questa paternità, decisamente insolita per una disciplina
psicologica, trova riflesso nel fatto che al suo interno emergono frequenti
riferimenti alla cibernetica, alla neurologia, alla linguistica e alla
matematica. Non mancano ovviamente i richiami alla psicologia, con particolare
riferimento al cognitivismo.

La PNL viene
ampiamente utilizzata sia a scopo psicoterapeutico che come tecnica di
persuasione ad uso di venditori e rappresentanti. Più che cercare di fornire
una teoria interpretativa della mente umana, la PNL si propone di progettare
strategie che consentano al soggetto di superare le proprie situazioni
di malessere e/o ampliare le proprie capacità. La PNL cerca in pratica
di effettuare una sorta di riprogrammazione mentale delle esperienze di
un soggetto con l’obiettivo di migliorare le sue prestazioni o di eliminare
le sue eventuali fobie e tensioni.
Un esempio pratico, utile per comprendere le strategie usate dalla PNL,
può essere il seguente. Supponiamo che un soggetto abbia paura di esibirsi
di fronte ad una folla. Con la PNL gli viene chiesto di rappresentarsi
mentalmente la situazione che gli crea problemi: il luogo, i volti delle
persone, il colore dell’ambiente, ecc. A questo punto si cerca di insegnare
al soggetto a immaginare la stessa situazione con delle varianti che vengono
chiamate tecnicamente “sub-modalità”. Queste varianti gli permettono di
sdrammatizzare la situazione, riducendo il timore e la tensione. Ad esempio,
gli si può suggerire di immaginare i volti delle persone più grandi e
con le orecchie da topolino, la loro voce come quella di paperino, il
colore delle pareti rosa (o di un altro colore che rilassi il soggetto).
Infine si può suggerire di immaginare una musica comica, come quelle da
circo, per fare da contorno alla scena. Queste “sub-modalità” dovrebbero
permettere al soggetto di acquisire la capacita’ di “vivere” le cose da
un punto di vista differente e superare le proprie paure e ansie (si veda
il testo: R. Blander, Usare il cervello per cambiare, Astrolabio,
1986).
All’interno della PNL svolge un ruolo importante il concetto di “scelta”.
Anziché considerare il superamento dei propri stati di malessere come
una lotta contro se stessi, la PNL considera ogni cambiamento come un
ampliamento della possibilità di scelta. In tal modo il processo di cambiamento
perderebbe il suo carattere traumatico e diverrebbe un fenomeno naturale
e soprattutto indolore.

La PNL è
una disciplina psicologica eterodossa che viene sostanzialmente ignorata
nei testi di psichiatria e psicopatologia. Per quanto riguarda il suo
status scientifico, esso è piuttosto debole. Non esistono evidenze certe
della sua efficacia. In particolare, non è affatto chiaro che i risultati
vantati dai terapeuti che la utilizzano siano la diretta conseguenza del
metodo utilizzato. In pratica chi la utilizza fa solo affidamento sull’esperienza
empirica dei suoi fondatori Questo può essere vero anche per molte altre
tecniche psicoterapeutiche (si veda la mia precedente risposta
sulla psicoanalisi
), ma per molte di esse per lo meno vi sono stati
tentativi di confronto, meta-analisi e studi sperimentali. Niente di tutto
ciò esiste per la PNL. Analogamente non è mai emersa nessuna dimostrazione
dell’efficacia della PNL in campo commerciale. Secondo i suoi fautori
la PNL viene insegnata a venditori e rappresentanti con lo scopo di far
acquisire loro la capacità di modificare le opinioni della gente. Anche
questa sua presunta e ambiziosa efficacia, tuttavia, non è mai stata dimostrata.

(Desidero
ringraziare il Dott. Armando De Vincentiis, psicologo, per le utili informazioni
da lui fornitemi, relativamente all’argomento trattato).