Volevo gentilmente sapere se è possibile la formazione di un arcipelago dallo scontro di una placca continentale ed una oceanica? Grazie

Si vedano innanzi tutto le risposte precedenti di Vialattea che riguardano la teoria della tettonica delle placche:

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=1946
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7737
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=6950
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=6683
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7207

Il modello della Tettonica delle Placche per le fosse oceaniche è semplice ed elegante. Una fossa è semplicemente un luogo in cui la litosfera oceanica si incurva verso il basso e si immerge nell’astenosfera sotto una placca sovrascorrente, processo detto di subduzione. La piastra di litosfera che si immerge rimane più fredda dell’astenosfera che la circonda ed abbastanza fragile da generare terremoti in risposta all’accumularsi delle tensioni associate alla subduzione. Questi terremoti delineano la posizione della piastra in subduzione. Generalmente essi si individuano lungo piani detti di Benioff-Wadati che immergono ad angoli variabili da quasi 0° (orizzontale) a quasi 90° (verticale) (Figura 1).


Figura 1 – Schema della subduzione (da [3]).

Quando la superficie superiore della piastra in subduzione raggiunge la profondità di circa 100 km, sopra di essa si formano dei vulcani, in parte per la migrazione verso l’alto di fluidi e di materiali provenienti dalla crosta oceanica trascinati giù insieme alla piastra subducente, in parte come risultato della perturbazione termica e meccanica dell’astenosfera al di sopra della piastra. Le fasce vulcaniche sono vicine alle fosse dove le zone di subduzione sono fortemente inclinate, lontane dove esse si immergono dolcemente.

Di solito una placca oceanica in subduzione sotto una placca continentale genera una catena montuosa con dei vulcani come nel caso delle Ande.

Quando una placca continentale ha una piattaforma continentale(1) abbastanza lunga e la placca oceanica in subduzione si immerge con un angolo abbastanza grande, i vulcani che si generano emergono dal mare, creando un arcipelago chiamato arco insulare. Un esempio è il Giappone, nato dallo scontro della placca del Pacifico con la placca Eurasiatica (Figura 2).

Figura 2 – Esempio di subduzione della placca oceanica sotto la placca continentale (da [1]).

Bibliografia
[1] B.Accordi, E.Lupia Palmieri – Il globo terrestre e la sua evoluzione – Zanichelli 1987.
[2] E.Lupia Palmieri, M.Parotto – La Terra nello spazio e nel tempo – Zanichelli 2002.
[3] A.Cox, R.B.Hart – La tettonica delle placche. Meccanismi e modalità – Zanichelli 1990.

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(1) Procedendo dalla costa verso il mare aperto non si passa subito alle grandi profondità: attorno alle terre emerse vi è una piattaforma continentale, a debole pendenza (mediamente del 2 ‰) e con modesta profondità (fino a 200m). La sua estensione varia da luogo a luogo ed è maggiore in corrispondenza delle aree continentali piatte, ridotta laddove le grandi catene montuose si accostano al mare. Globalmente essa presenta una superficie corrispondente a circa il 7% di tutti i fondali. La piattaforma fa parte geologicamente del continente vicino e soltanto a una certa distanza dalla costa si incontra la scarpata, più ripida, che giunge in media fino ai 2000m di profondità e segna il passaggio al dominio oceanico vero e proprio.