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Figura 1 – Schema della subduzione (da [3]).
Di solito una placca oceanica in subduzione sotto una placca continentale genera una catena montuosa con dei vulcani come nel caso delle Ande.
Quando una placca continentale ha una piattaforma continentale(1) abbastanza lunga e la placca oceanica in subduzione si immerge con un angolo abbastanza grande, i vulcani che si generano emergono dal mare, creando un arcipelago chiamato arco insulare. Un esempio è il Giappone, nato dallo scontro della placca del Pacifico con la placca Eurasiatica (Figura 2).
[1] B.Accordi, E.Lupia Palmieri – Il globo terrestre e la sua evoluzione – Zanichelli 1987.
[2] E.Lupia Palmieri, M.Parotto – La Terra nello spazio e nel tempo – Zanichelli 2002.
[3] A.Cox, R.B.Hart – La tettonica delle placche. Meccanismi e modalità – Zanichelli 1990.
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(1) Procedendo dalla costa verso il mare aperto non si passa subito alle grandi profondità: attorno alle terre emerse vi è una piattaforma continentale, a debole pendenza (mediamente del 2 ‰) e con modesta profondità (fino a 200m). La sua estensione varia da luogo a luogo ed è maggiore in corrispondenza delle aree continentali piatte, ridotta laddove le grandi catene montuose si accostano al mare. Globalmente essa presenta una superficie corrispondente a circa il 7% di tutti i fondali. La piattaforma fa parte geologicamente del continente vicino e soltanto a una certa distanza dalla costa si incontra la scarpata, più ripida, che giunge in media fino ai 2000m di profondità e segna il passaggio al dominio oceanico vero e proprio.