Vorrei sapere la formula chimica del blu di metilene e soprattutto se è possibile produrlo con mezzi semplici. Grazie

Il blu di metilene è conosciuto anche come Metiltionino Cloruro, le sue principali caratteristiche sono le seguenti:

Numero CAS: 61-73-4
Nome CAS: 3,7-Bis(dimethylamino)phenothiazin-5-ium chloride
Altre denominazioni: C.I. Blu Basico 9; Blu Svizzero; C.I. 52015; C.I. Blu Solvente 8
Formula Molecolare: C16H18ClNS 
Peso Molecolare: 319.86.
Composizione Percentuale: C 60.08%, H 5.67%, Cl 11.08%, N 13.14%, S 10.02%
Dati in letteratura: First prepd by Caro in 1876. Provided technically as the zinc double chloride; used medically in a zinc free form. Prepn: H. E. Fierz-David, L. Blangey, Fundamental Processes of Dye Chemistry (Interscience, New York, 1949) p 311. See also Colour Index vol. 4 (3rd ed., 1971) p 4470. TLC determn: G. Balansard et al., Ann. Pharm. Fr. 46, 129 (1988). Use as marker for reticulocytes: B. Rudensky, Scand. J. Clin. Lab. Invest. 57, 291 (1997); in melanoma targeted radiotherapy: E. M. Link et al., Pigment Cell Res. 7, 358 (1994); P. J. Blower et al., Nucl. Med. Biol. 24, 305 (1997). Review of use as vital dye: P. Barbosa, T. M. Peters, Histochem J. 3, 71-93 (1971). History and properties: R. D. Lillie, P. T. Donaldson, Stain Technol. 54, 33-39 (1979). Review of photochemistry: E. M. Tuite, J. M. Kelly, J. Photochem. Photobiol. B 21, 103-124 (1993). Review of use as cationic dye in ceramic quality control: J. E, Funk, D. R. Dinger in Science of Whitewares, V. E. Henkes et al., Eds. (American Ceramic Society, OH, 1996) pp 21-31. Review of use in methemoglobinaemia: J. W. Harvey, A. S. Keitt, Brit. J. Haematol. 54, 29-41 (1983).

La sua formula di struttura è la seguente:

Si osserva immediatamente che si tratta di un sale organico, e che deriva formalmente dall’antracene. La produzione è però effettuata mediante ossidazione di una miscela di dimetilanilina e p-aminodimetilanilina con bicromato di sodio e solfato di rame in presenza di tiosolfato, cloruro di zinco e solfato di alluminio.

E’ estremamente solubile in acqua alla quale conferisce un blu brillante e intenso.

Viene usato come disinfettante delle vie urinarie, come antidoto negli avvelenamenti da cianuri e da ossido di carbonio. In campo chimico è uno degli indicatori “storici” nelle reazioni di ossido-riduzione. In batteriologia e microscopia viene ampiamente usato come colorante e rivelatore.

La produzione “fai da te”, non è facilmente praticabile se non è possibile disporre di un laboratorio adeguato e delle conoscenze teoriche che sorreggono qualsiasi sintesi organica.

Giovanni Buti

Bibliografia:

Merck Index 13° edizione AA.VV.
Nuovo Dizionario di Merceologia e Chimica Applicata – Villavecchia Eigenman – HOEPLI