La mia curiosità è la seguente: che cielo vedrebbe, di notte, l’ipotetico abitante di un pianeta orbitante attorno ad una stella posta all’interno di un ammasso globulare? Non ho idea infatti di quali possano essere in media le dimensioni apparenti delle stelle più vicine.

Per rispondere a questa domanda bisogna sapere che la distanza media tra le stelle nella zona della galassia in cui ci troviamo noi è di circa 5-6 anni luce, mentre in un tipico ammasso globulare è di alcuni decimi di anno luce, di conseguenza le stelle sono in media tra loro circa 10-30 volte più vicine.
Oltre a ciò, bisogna ricordarsi che gli ammassi globulari sono costituiti da stelle vecchie, molte delle quali allo stato di gigante rossa, e dunque intrinsecamente più grosse e luminose delle stelle di sequenza principale.
Un abitante di un pianeta in orbita attorno a una stella singola di un ammasso globulare vedrebbe dunque attorno a sé un cielo cosparso di stelle in media un migliaio di volte più luminose di quelle che vediamo di solito noi. Tenuto conto che un fattore 100 equivale a 5 magnitudini, che la stella più luminosa del nostro cielo è Sirio, di magnitudine circa -1, mentre l'astro più luminoso in assoluto, Sole e Luna esclusi, è Venere, che si aggira intorno alla -4, -5, possiamo immaginarci un cielo in cui le costellazioni principali sono formate da stelle molto più luminose di Venere, mentre le stelle principali potrebbero rivaleggiare in luminosità con la nostra Luna e sicuramente getterebbero ombre visibili durante la notte.
Se non altro, sarebbe più difficile che da noi "annegare" il firmamento nell'inquinamento luminoso, come accade nelle nostre città!

Dal momento che la tua domanda riguarda anche le dimensioni delle stelle, bisogna precisare che si tratterebbe comunque sempre di oggetti puntiformi, le cui dimensioni apparenti non sarebbero valutabili ad occhio nudo, né con telescopi del livello dei nostri strumenti amatoriali. Se infatti le stelle più grandi e vicine ci appaiono con un diametro di pochi millisecondi d'arco, la risoluzione di un tipico telescopio amatoriale è dell'ordine di un secondo d'arco, per cui stelle anche 100 volte più vicine apparirebbero comunque prive di dimensioni apparenti.
Fanno eccezione le supergiganti rosse: queste stelle possono avere diametri dell'ordine degli 10 11 metri, per cui alla distanza di 0,1 parsec (circa 0,3 anni luce) sottenderebbero un diametro di 7 arcosecondi, apprezzabile anche con un piccolo telescopio.