La riposta citata dal lettore si trova alla pagina web di vialattea:
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?numero=7961
Il tempo necessario affinchè la marmitta raggiunga una temperatura adatta ai processi catalitici (temperatura minima richiesta circa 200°C-300°C) è stimata dalle case produttrici delle automobili in tempi da 1 a 5 minuti.
Nella figura viene mostrato come l’efficienza di conversione degli idrocarburi incombusti sia maggiore a 150°C, piuttosto che a 125°C (solo 25°C di differenza).
La temperatura ambientale esterna influisce per cui se l’auto è stata parcheggiata in inverno all’esterno ci vorrà qualche minuto in più per riscaldare il motore/marmitta, mentre in estate ci vorrà un po’ meno.
Come citato nei link seguenti, un corretto utilizzo dell’automobile comporterebbe di lasciare l’automobile in folle per questo tempo. Tuttavia nella pratica si è verificato che la maggior parte degli utilizzatori di automobili, dopo averla accesa, parte subito senza attendere 1 – 5 minuti necessari al riscaldamento della marmitta.
La sosta va dunque intesa empiricamente come la sosta che evita un eccessivo abbassamento della temperatura della marmitta sotto i 200-300°C:
sosta breve: inferiore a 2 minuti: tipico delle soste ai semafori, giornalaio vuoto, risposta al telefonata breve,
sosta lunga: superiore a 5 minuti: tipico di supermercato, giornalaio pieno, negozi, parcheggi, telefonate lunghe.
Altri link interessanti:
http://ulisse.sissa.it/SingleQuestionAnswerProfile.jsp?questionCod=59442068