come può l’acqua,ad esempio di un lago,evaporare senza bollire?

Ovviamente
non solo il lago, ma anche l’acqua di un piattino cosi’ come quella contenuta
nei panni stesi.




Per spiegare il fenomeno dell’evaporazione occorre ricordare alcune cose:


a) le molecole del liquido sono soggette all’agitazione termica, le energie
cinetiche sono distribuite secondo la curva di Boltzmann. Questa presenta
la popolazione di molecole in funzione della loro energia; ha circa la
foma di una campana che, a destra, tende asintoticamente a zero. Insomma
in un gruppo di formiche impazzite quelle che vanno molto piu’ forte delle
altre sono poche.


b) alla superficie del liquido si presenta una barriera di energia(energia
di estrazione) per cui solo le molecole che si presentano alla superficie
con un’energia cinetica maggiore ad essa (barriera) riescono a lasciare
la fase liquida e a diventare gas.


c) per contro le molecole del vapore che si forma sopra il liquido hanno
una certa probabilita’ di rientrare in esso.


Questa probabilita’ e’ proporzionale alla densita’ di molecole gassose
per unita’ di volume quindi alla pressione del gas.




Tenendo presente quanto sopra, le molecole di liquido alla superficie,
che nella curva di Boltzmann possiedono un’energia maggiore di quella
di estrazione, passeranno da fase liquida a fase gassosa (evaporazione).
L’evaporazione e’ quindi un fenomeno solo superficiale.




Per approfondire un po’ meglio quanto sopra, immaginiamo il liquido racchiuso
in un recipiente di capacita’ maggiore del volume del liquido quindi con
un certo spazio vuoto sopra il pelo libero; il liquido cominciera’ a evaporare,
quindi aumentera’ la quantita’ di gas presente nello “spazio vuoto
e aumentera’ proporzionalmente la velocita’ di condensazione del gas.
Quando le due velocita’ (quella di evaporazione e quella di condensazione)
saranno uguali il fenomeno macroscopico di evaporazione apparira’ cessare.
In realta’, a livello microscopico, i due fenomeni continueranno, come
si e’ detto, con velocita’ uguali e opposte. Questo tipo di equilibrio
si chiama “dinamico” o anche “statistico”.




Quindi il liquido, in uno spazio chiuso, evaporera’ fino a stabilire col
suo gas questa condizione di equilibrio statistico. La pressione del gas
in equilibrio si chiama “tensione di vapore”. In questa condizione
il vapore si dice “saturo”




E’ evidente che a temperatura piu’ alta sara’ maggiore il numero di molecole
che nella curva di Boltzmann avra’ un’energia superiore a quella di estrazione,
piu’ alta sara’ quindi la velocita’ di evaporazione, piu’ alta dovra’
essere quindi la tensione di vapore per compensarla. La tensione di vapore
e’ quindi, per ogni liquido (e per i solidi), funzione crescente della
temperatura.




Mettiamo ora una pentola d’acqua sul fuoco. Appena la tensione di vapore
raggiunge quella atmosferica, l’acqua a contatto col riscaldatore e’ in
grado di generare vapore con pressione tale da vincere quella atmosferica
e, scostando il liquido circostante, formare le caratteristiche bolle
nel corpo stesso del liquido. Questo intenso passaggio allo stato gassoso
che non interessa piu’ soltanto la superficie, ma anche la massa liquida,
almeno la’ dove e’ riscaldata, si chiama “ebollizione”




Con quanto detto si dovrebbero comprendere fenomeni quali:




a) La temperatura di ebollizione diminuisce in alta montagna. Infatti
le bolle vinceranno la pressione esterna a temperatura minore


b) La pentola a pressione porta l’acqua a temperature maggiori di 100
gradi (accorciando quindi i tempi di cottura). Il contrario del caso montagna.


c) Il vento fa asciugare i panni piu’ in fretta in quanto distrugge continuamente
lo straterello di vapor saturo, che in aria ferma si formerebbe intorno
ai panni, sostituendolo con aria piu’ asciutta che quindi “condensa”
meno velocemente.