Salve, Riccardo!
Le maree sono moti periodici di masse d'acqua oceanica, marina o dolce, che si manifestano mediante innalzamenti (flusso, alta marea) o abbassamenti (riflusso, bassa marea) di livello piezometrico. Tali variazioni hanno periodicità di un giorno o una frazione di giorno e sono dovuti alla combinazione di più fattori:
- L'attrazione gravitazionale esercitata sulla Terra dalla Luna (e in minor parte dal Sole, in quanto si colloca a una distanza molto maggiore);
- La forza centrifuga dovuta alla rotazione del sistema Terra-Luna attorno al proprio centro di massa.
- Le condizioni metereologiche, le quali non innescano le maree ma ne esaltano gli effetti. Tra questi citiamo il vento e la differenza di pressione tra il mare aperto e la zona costiera.
Quello di cui parli tu, ovvero le variazioni sensibili di marea di cui risente una massa oceanica nel momento in cui si riversa in piccole baie, è il fenomeno della risonanza. E' dovuto al fatto che l'onda di marea viene riflessa dalla costa di una baia, fino a incontrare una successiva onda di marea proveniente dall'oceano. Le due onde vengono a sommarsi, formando ampiezze di marea particolarmente forti; nella Baia di Fundy (Canada) si hanno escursioni di marea fino a 17 metri! E' possibile anche il verificarsi dell'evento contrario: l'onda di marea riflessa incontra un'onda di marea sfasata (ovvero il picco massimo di marea incontra il minimo o viceversa) e si vengono a creare minime variazioni del livello del mare.
Dunque la tua risposta trova ragione nella spiegazione che ti ho appena fornito: le maree sono decisamente influenzate dall'ampiezza dello stretto in cui agiscono.
Spero di esserti stata d'aiuto!
Giulia Bonfanti