Buonaera, possiedo da molti anni una pietra minerale dal colore nero, lucida a sfumature blu, gialle. ho fatto molte ricerche sul web ma non sono riuscita a trovare una giusta corrispondenza. vorrei inviare una foto alla vs. attenzione per poter riuscire a capire di cosa si tratta. grazie. Patrizia

Cara Patrizia,

innanzitutto partiamo dalla foto che ci hai mandato:

il minerale in questione, se davvero è naturale, si dovrebbe chiamare “moissanite”. Uso il condizionale perché un conto è vederle dal vivo, un altro attraverso le foto, dove vuoi per la luce, vuoi per la risoluzione, a volte si può essere ingannati.

La moissanite è estremamente rara, ed è formata da carbonio e silicio legati fra loro in legame covalente. La formula chimica è SiC (silicio-carbonio), e la forma del reticolo cristallino molto variabile, dando luogo a una notevole varietà di specie.

 

In natura si rinviene in cristalli appiattiti esagonali, di dimensioni che possono arrivare fino ai 5 mm; è stata trovata nei meteoriti ferrosi, come inclusione nei diamanti, nella kimberlite e nella lamproite diamantifera, nell'eclogite, nella breccia vulcanica, nella riolite e nei depositi alluvionali. E’ un minerale estremamente duro (la sua durezza è seconda solo a quella del diamante) e resistente al calore: infatti, a 1700°C, risulta ancora stabile. Inoltre, al pari dell’oro, risulta inalterabile.

 

Date le ottime caratteristiche fisiche e meccaniche, la moissanite è molto ricercata in industria. Essendo rara però, viene ottenuta la sua forma artificiale che è il carburo di silicio, il cui reticolo cristallino è mostrato nella figura sottostante. Gli atomi grigio scuro rappresentano il carbonio, mentre quelli chiari sono il silicio.

 

 

Il materiale è stato prodotto per la prima volta dallo statunitense Edward Goodrich Acheson nel 1893, che ha sviluppato un forno elettrico con resistenza a grafite per produrre SiC, ancora oggi utilizzato. Costituì anche la Società Carborundum per la produzione di SiC, inizialmente destinato ad essere utilizzato come abrasivo in applicazioni industriali.

Per produrre carburo di silicio si combinano sabbia silicea e coke granulato a temperature comprese fra 1600 e 2500°C. I cristalli più puri si formano vicino alla resistenza di grafite: hanno un colore che va dal trasparente al verde. Il colore varia dal blu al nero a mano a mano che la purezza diminuisce. La purezza diminuisce all’aumentare della distanza del materiale dalla resistenza. Azoto e alluminio sono le impurità più comuni, e influiscono sulla conducibilità elettrica dei cristalli.

Un altro modo per ottenere il cristallo è la deposizione chimica da vapore, in cui il vapore di carburo condensa intorno ad un supporto solido.

 

L’uso del carburo di silicio spazia dai semiconduttori ai parafulmini, da rilevatore di raggi ultravioletti a materiale di costruzione. Inoltre viene impiegato come filtro particolato per motori diesel, come utensile da taglio, come membrana ceramica e materiale abrasivo per la lavorazione delle pietre ornamentali. Si usa come elemento riscaldante, come strato di rivestimento per combustibili nucleari ad alta temperatura e persino in gioielleria come gemma sostituta del diamante. Nell’industria siderurgica inoltre è necessario per la produzione dell’acciaio, mentre nella produzione di armi ed armature viene usato per protezioni balistiche e come camicia dei proiettili.

 

Infine una curiosità di natura cinematografica: il monolite che compare nel film “2001 odissea nello spazio”, è composto di carburo di silicio!

 

  1. Buonasera anche io possiedo una pietra molto simile alla moissanite.La mia “moissanite”è stata regalata a mia zia circa 40 anni fa da una persona che lavorava in una miniera di carbone in Sardegna.Se fosse moissanite quale sarebbe il suo valore? Grazie Elena

    1. Essendo rara dovrebbe avere un gran valore. Ma per sicurezza proverei a contattare un gemmologo esperto che sappia farti la giusta valutazione.