L'angolo formato dal meridiano passante per l'astro e quello passante per il punto gamma (punto o punto d'Ariete, o anche punto vernale, o ancora nodo ascendente) è proprio una delle due coordinate equatoriali, che prende il nome di ascensione retta (indicata con la sigla RA dall'inglese Right Ascension o, sui testi italiani, con AR, in figura indicata con la lettera ). L'altra è la declinazione (in figura ), ovvero la distanza angolare dell'oggetto dall'equatore celeste.
Il punto è uno dei due punti in cui l'equatore celeste interseca l'eclittica, l'altro prende il nome di punto omega (o punto di bilancia, o nodo discendente). Il punto , nel sistema equatoriale, è proprio l'origine delle coordinate, quindi ha coordinate nulle (la Declinazione è 0°, trovandosi il punto sull'equatore celeste, l'Ascensione Retta è 0h 00m 00s per definizione, essendo questa misura presa proprio a partire dal punto ). Le coordinate di un punto del cielo, ad esempio quello occupato da una stella, in questo sistema, rimangono quasi sempre le stesse, e il sistema è detto uranografico.
La parola quasi fa riferimento al fatto che, in realtà, anche il punto non è fisso, a causa della precessione degli equinozi e di altri moti del nostro pianeta cosiddetti secolari, per questo le coordinate, in particolare l'ascensione retta, vengono riferite a un tempo ben preciso. Oggi molti planetari virtuali (come ad esempio Stellarium) aggiornano in tempo reale il valore dell'ascensione retta.
Quindi la data, a cui fa riferimento la domanda, serve proprio a conoscere esattamente dove si trova il punto e calcolarne in modo esatto la posizione.
Se ho un telescopio con sistema equatoriale, non devo fare altro. Una volta orientato il telescopio, il punto si troverà sempre nell'origine del sistema di riferimento sferico, ovvero in corrispondenza dello 0 di entrambe le coordinate.
Se voglio trovare la posizione del punto rispetto alla mia posizione, devo ricorrere però ad un altro sistema di coordinate, chiamate orizzontali (o alt-azimutali). Questo sistema è centrato sull'osservatore ed ha come cerchio di riferimento non l'equatore ma l'orizzonte (da qui il nome del sistema di coordinate) e la semicirconferenza perpendicolare all'orizzonte (cioè verticale) e passante per il Nord. Questo sistema dipende dal punto in cui mi trovo e dal momento in cui effettuo l'osservazione, pertanto si tratta di un sistema locale. Le coordinate prendono il nome di altezza (rispetto all'orizzonte), in figura h, e azimut, in figura A. Nella figura l'osservatore si trova nel punto O e i punti cardinali sono presi sull'orizzonte.
Quindi la domanda possiamo riformularla così: quali sono, in un certo istante, l'altezza e l'azimut del punto , conoscendo la mia posizione geografica, ovvero la latitudine () e la longitudine () della mia posizione, la data e l'ora dell'osservazione?
Per rispondere alla domanda si tratta di conoscere sostanzialmente qual è il modo di passare da un sistema all'altro, ovvero la posizione dell'origine del sistema di coordinate equatoriali nel sistema orizzontale, visto che il punto è l'origine delle coordinate equatoriali.
Si tratta di due sistemi di coordinate sferiche, in cui, pur rimanendo sulla stessa superficie sferica, cambiano i cerchi e i punti di riferimento. Inoltre i due sistemi sono in moto l'uno rispetto all'altro (la posizione di un osservatore sulla superficie terrestre cambia continuamente rispetto alla posizione del punto ). Nella tabella sono sintetizzati alcune caratteristiche e nomenclatura dei due sistemi di coordinate, qui se ne trova una più dettagliata.
Sistema equatoriale | Sistema orizzontale | |
Asse di riferimento | Asse polare celeste | Verticale dell'osservatore |
Poli | Polo Nord e Sud | Zenit e Nadir |
Cerchio fondamentale | Equatore celeste | Orizzonte |
Semicerchio origine | Verticale Nord | Coluro degli equinozi |
Origine | Punto cardinale Nord | Punto |
Coordinate |
ascensione retta () |
azimut () |
Per passare da un sistema all'altro occorre utilizzare la trigonometria sferica.
Tralasciando i calcoli, le formule per il passaggio dalle coordinate equatoriali a quelle orizzontali sono
e
Ai simboli noti, cioè alla declinazione e alla latitudine , si è aggiunta la quantità che prende il nome di angolo orario e si calcola sottraendo al Tempo Siderale Locale l'ascensione retta .
Il Tempo Siderale Locale (TSL) è l'ora del tempo siderale del punto da cui si fa l'osservazione, e si può calcolare sottraendo al tempo siderale di Greenwich la longitudine del punto di osservazione. Esso indica anche l'ascensione retta dei punti che, in ogni istante, stanno attraversando il meridiano del punto di osservazione.
Nel nostro caso, considerando che le formule si riducono a
e
Per cui è possibile, istante per istante, conoscendo il Tempo Siderale Locale (che contiene informazioni su data, ora e longitudine) e la latitudine, conoscere la posizione del punto .
Altre pagine di ViaLattea che parlano di questo argomento sono:
- Questa pagina di Eratostene, è un ottimo punto di partenza per approfondire su definizioni e dettagli
- Questa risposta, di Luca Boschini, sulle coordinate equatoriali di un astro
- Eratostene: semplice strumento per la conversione delle coordinate equatoriali in orizzontali e viceversa
Bibliografia:
- le figure sono prese da Eratostene