La visione newtoniana dello spazio e del tempo è sostanzialmente riassumibile nei concetti esposti nella domanda: lo spazio è il "palcoscenico" nel quale è collocata la materia mentre il tempo descrive i cambiamenti in questo palcoscenico. L'assenza di materia produrrebbe "semplicemente" uno spazio vuoto, ma ancora esistente, e un tempo che scorre senza osservazioni di cambiamenti, ma ancora esistente. Invece l'assenza di spazio e di tempo impedirebbe l'esistenza di qualunque cosa. Lo spazio è il contenitore necessario a qualunque fenomeno fisico.
Nell'ambito della Relatività Ristretta il punto di vista non cambia tantissimo, c'è solo l'unificazione dello spazio e del tempo in un unico ente geometrico, lo spaziotempo, che contiene tutti i fenomeni fisici e che risulta suddiviso in spazio e tempo in modo diverso a seconda delll'osservatore.
Il cambiamento radicale di punto di vista arriva con la Relativitità Generale in cui viene mostrata la relazione diretta tra la distribuzione della materia-energia e la struttura geometrica dello spaziotempo. Dato che non è concepibile parlare di un insieme geometrico senza la sua struttura geometrica, allora risulta immediato dedurre che in questo contesto si abbia una relazione inestricabile e paritaria tra il "contenitore" e il "contenuto": senza spaziotempo la materia-energia non può collocarsi ed evolvere, ma senza materia-energia lo spaziotempo non ha nessuna delle proprietà che lo rendono il "contenitore" dei fenomeni fisici.