In realtà il fatto che ci sia aumento della temperatura indica che l’entropia aumenta, perché anche se si riduce il volume occupato (quindi si riducono i possibili stati dal punto di vista spaziale) aumenta l’energia cinetica media (e quindi aumentano i possibili stati dal punto di vista della quantità di moto). Le due variazioni non si compensano, e complessivamente c’è un aumento dell’entropia così come deve accadere in qualunque processo spontaneo.
Possiamo analizzare la situazione più in dettaglio tenendo presente tutte le componenti del sistema: infatti il sistema in questione non è composto solo dalle molecole di gas ma, se si vuole un sistema chiuso per ragionarci sopra in termini entropici, è necessario considerare anche il campo gravitazionale da esse generato.
Inizialmente le molecole sono molto distanti tra loro e molto fredde. Ciò significa che esse occupano un volume molto grande ma la loro energia cinetica media è bassa. Il fatto di occupare un volume molto grande implica una bassa densità e questo ci fornisce un’alta energia potenziale gravitazionale (l’energia potenziale gravitazione è inversamente proporzionale alla distanza tra gli oggetti ma è negativa e quindi maggiore è la distanza tra gli oggetti e maggiore è il suo valore).
Man mano che la nube si contrae l’energia potenziale gravitazionale diminuisce e, per conservazione dell’energia, aumenta quella cinetica, per cui il gas si scalda. Quindi c’è una perdita di energia da parte del campo gravitazione sotto forma di lavoro e c’è un acquisto di energia da parte della componente materiale della nube sotto forma di calore. Di conseguenza il campo gravitazione mantiene costante la propria entropia (si ricorda che la variazione di entropia è data dalla quantità di calore scambiata diviso per la temperatura a cui avviene lo scambio in modo reversibile), mentre il gas aumenta la propria entropia.
Quindi il bilancio netto è che la protostella aumenta la propria entropia.