Si possono avere notizie sui focheggiatori elettronici, sul loro funzionamento e la loro efficacia, visto il costo così elevato?

Dal punto di vista progettuale, i fuocheggiatori usati nei telescopi commerciali sono piuttosto semplici: si tratta di un motore elettrico, dotato di opportuno meccanismo di demoltiplicazione, in grado accoppiarsi meccanicamente con la ghiera di messa a fuoco e di azionarla senza dover agire direttamente con le mani sulla stessa.

I motori possono essere di diversi tipi, a seconda della casa costruttrice del telescopio: solitamente si adottano motori in corrente continua, a causa della facilità di pilotaggio dei medesimi, del fatto che sono piccoli, compatti e consumano poco. Alcuni fuocheggiatori più “sofisticati” si servono di step-motor, in quanto in questi ultimi ad ogni impulso il motore compie un angolo fisso, ed è dunque possibile realizzare facilmente sistemi elettronici in grado di memorizzare la posizione della ghiera di fuoco in svariate condizioni e “ritrovarla” a distanza di tempo.

Il vantaggio principale di un fuocheggiatore elettrico rispetto alla messa a fuoco manuale sta nella maggior fluidità del movimento e delle minori vibrazioni indotte durante l’operazione; dato infatti che i telescopi commerciali non hanno montature molto stabili e robuste, durante la messa a fuoco manuale si tende a far vibrare il tubo ottico e, specie ad elevati ingrandimenti, valutare quando si è raggiunto il fuoco ottimale può risultare difficile. Il fuocheggiatore elettrico facilita nel compito ma, è bene dirlo, si tratta di un accessorio del tutto marginale e, pur di acquisire un minimo di dimestichezza col proprio strumento, del quale si può fare tranquillamente a meno.

Sul fatto che l’accessorio sia molto costoso, bisogna ricordare che il prezzo non è sempre strettamente legato al livello di tecnologia necessario a produrlo; altri fattori entrano in gioco, primo tra tutti il mercato estremamente ridotto di questo genere di accessori, che fa ricadere i costi fissi di produzione su un numero limitato di pezzi, oltre che la totale mancanza di standardizzazione, che fa sì che ogni casa produttrice di telescopi (e spesso ogni modello) abbia meccaniche di messa a fuoco differenti, e di conseguenza fuocheggiatori differenti.

D’altro canto, proprio per la relativa semplicità, alcuni appassionati di meccanica e di astronomia scelgono di auto-costruire il fuocheggatore peri il proprio telescopio, o di progettarle uno e farlo realizzare da qualche amico amante del “bricolage”.

Puoi farti un’idea di questo genere di progetti consultando uno dei seguenti siti:

www.starastronomy.org/TelescopeMaking/Links/index.html

www.rmss.org/gallery/article2.htm

www.mailbag.com/users/ragreiner/jmifocus.html

Se il tuo telescopio è dotato di un pannello di alimentazione per il fuocheggiatore, dovrai consultare il manuale per appurare che genere di motore è in grado di alimentare e costruire un dispositivo dotato di attuatore compatibile con l’alimentazione fornita.