Per attrazione si intende una forza, causata da un corpo A su un altro corpo B, che provoca un’accelerazione di B diretta in modo da avvicinare B ad A. In termini meno precisi attrazione significa che A tira B verso di sé.
Per repulsione si intende una forza, causata da un certo corpo A su un secondo corpo B, che provoca un’accelerazione di B diretta in modo da allontanare B da A o portare B verso i margini di A (se A è un corpo fluido, come accade ad esempio in presenza di spinta di Archimede). In termini meno precisi repulsione significa che A spinge B lontano da sé.
Pertanto in presenza di forza di gravità, ogni corpo subisce un’accelerazione diretta verso l’altro corpo, cioè ogni corpo tira l’altro verso di é, o meglio lo attrae. In presenza di forza elettrostatica tra due cariche dello stesso segno, ogni carica subisce un’accelerazione diretta nel verso opposto rispetto all’altra carica, cioè ogni carica spinge l’altra lontano da é, o meglio la respinge.
Per tale motivo non è corretto dire che un corpo viene spinto verso la Terra. Avrebbe senso solo se la causa della forza che avvicina il corpo alla Terra fosse causata da un altro ente che si trovi dall’altra parte del corpo rispetto alla Terra, ma ovviamente così non è. Come del resto accade nel linguaggio di tutti i giorni: se afferro una persona e la avvicino con forza a me dirò che "l’ho tirata verso di me", se la stessa persona si avvicina a me perchè qualcun altro l’ha allontanata con forza da sé allora dirò che "la terza persona l’ha spinta verso di me". "Spinto verso" implica sempre una distinzione tra l’ente che provoca il movimento e l’ente che corrisponde alla destinazione del moto, cosa che non è invece se si parla di "attratto da".