Per esplorare un campo magnetico occorre prendere in considerazione come ente sonda una spira sede di corrente elettrica in quanto un percorso aperto, sede di corrente permanente non avrebbe alcun senso. Perciò sulla spira verrà ad agire il momento di una coppia e non una forza. Allora il campo magnetico è un campo di momento e non di forza?

Il campo magnetico è senza dubbio un campo di forza, anche se in diverse situazioni l’unico effetto delle forze che genera si riduce a quello di momento di una coppia.

Un momento magnetico subirà un effetto torcente (cioè un momento di forza risultante) ma non traslante (cioè una forza risultante) solo se immerso in un campo magnetico uniforme o finchè le dimensioni dell’oggetto su cui è distribuito il momento magnetico sono molto più piccole rispetto alle scale di lunghezza su cui si apprezzano variazioni del campo magnetico. Quando le dimensioni sono abbastanza grandi i due estremi dell’oggetto dotato di momento magnetico subiscono forze diseguali non solo per verso ma anche in modulo. Questo comporta che l’oggetto subisce rotazioni ma anche traslazioni per effetto magnetico. In qualche caso può anche esserci solo la traslazione se il momento magnetico è già in partenza allineato con il campo.

Quindi in un campo magnetico reale, che non è mai perfettamente uniforme, non possiamo mai escludere di osservare fenomeni dovuti solo all’azione di momenti di forza, di fenomeni dovuti all’azione congiunta di momenti di forza e forze risultati e di fenomeni dovuti all’azione di sole forze risultanti. Questo comportamento del campo magnetico può essere descritto in maniera semplice solo tenendo presente, come si fa da sempre, che ogni polo magnetico è punto di applicazione di una forza (le due forze in genere avranno stessa direzione, verso opposto e il modulo tanto più diseguale quanto più il campo magnetico varia tra i due punti che corrispondono ai poli magnetici). La somma diretta di queste due forze e dei loro momenti associati ci danno poi la forza totale e il momento totale con cui il campo magnetico agirà sul momento magnetico, dando luogo, come detto prima, a sole rotazioni, sole traslazioni o a entrambi gli effetti dinamici.

Tuttavia resta il fatto che il campo magnetico, puntualmente, genera delle forze e questo basta per poter annoverare anche il campo magnetico tra i campi di forza.