Il polipropilene è un polimero che può presentare diversa tatticità, cioè diversa configurazione stereochimica relativa tra atomi di carbonio non simmetrici adiacenti lungo la catena di un polimero. Un polimero può essere:
Isotattico, quando tutti i sostituenti sono sul medesimo piano spaziale del polimero
Sindiotattico, quando i sostituenti occupano posizioni alternate ed opposte l’uno rispetto all’altro
Atattico, quando i sostituenti occupano posizioni spaziali casuali
La scoperta di catalizzatori capaci di orientare la sintesi del polipropilene verso la configurazione isotattica o sindiotattica è valsa ai suoi scopritori, Giulio Natta e Karl Ziegler, il premio Nobel per la chimica nel 1963. Tecnicamente si tratta di una reazione di sterosintesi, in quanto la stessa è progettata in modo da produrre il polimero in una certa conformazione spaziale.
Il Polipropilene più utilizzato commercialmente è l’isotattico. Si produce come polimero semicristallino caratterizzato da un elevato carico di rottura, una bassa densità, una buona resistenza al calore e all’abrasione.
In alto polipropilene Isotattico
In basso polipropilene Atattico
Link a risposte Chiedi all’Esperto riferite al Polipropilene
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8602
Bibliografia:
Whiteley, Kenneth S., T. Geoffrey Heggs, Hartmut Koch, Ralph L. Mawer, Wolfgang Immel (2000). Polyolefins. Ullmann’s Encyclopedia of Industrial Chemistry
Villavecchia – Eigenman – Nuovo dizionario di merceologia e chimica applicata – Hoepli
William D. Callister, Material Science and Engineering: An Introduction, 5a ed. John Wiley & Sons Inc, 1999. Ed. Inglese