Il centro di un sistema di vettori paralleli viene definito in modo abbastanza articolato ricorrendo al momento del vettore risultante.
Sia infatti assegnato il sistema di vettori paralleli vi applicati nei punti Ai. Allora, rispetto ad un fissato punto O è possibile considerare i momenti Mi=OAi x vi, dove x indica il prodotto vettoriale tra vettori. Dal momento che i vettori dati sono tutti paralleli il vettore risultante R ha modulo pari alla somma dei moduli dei vettori vi. Il momento del vettore R rispetto al polo O è dato da M=OC x R, dove C, per definizione, è il centro del sistema di vettori paralleli dato.
Si può dimostrare che la costruzione del punto C non dipende dalla scelta del polo O utilizzato per il calcolo dei momenti, dunque il vettore risultante R viene, per definizione, applicato in C.
Solitamente si parla invece di centro di massa, quando si ha un sistema di masse, discreto o continuo, anzichè un sistema di vettori paralleli. Più precisamente dato nel piano il sistema discreto di N punti materiali Pi = (xi,yi) di masse mi il centro di massa di tale sistema è il punto C che ha coordinate
xC = (m1x1+…+mNxN) / (m1+…+mN)
yC = (m1y1+…+mNyN) / (m1+…+mN).
Il centro di massa di un sistema di punti coincide con quel punto C nel quale possiamo pensare l’intera massa del sistema ivi concentrata. Tali formule si generalizzano nel modo ovvio a sistemi discreti di punti nello spazio. Il passaggio dal discreto al continuo si fa per integrazione, ma esula dalla richiesta.
Nel caso in cui si consideri il sistema delle forze peso dei punti Pi, quindi un sistema di vettori paralleli, allora centro del sistema e centro di massa coincidono, e coincidono, per definizione, con il baricentro G del sistema nel caso in cui l’accelerazione di gravità g abbia dimensioni tali da non variare significativamente entro lo spazio occupato dal sistema. In caso contrario le coordinate del baricentro diventano
xG = (m1x1g1+…+mNxNgN) / (m1g1+…+mNgN)
yG = (m1y1g1+…+mNyNgN) / (m1g1+…+mNgN)
dove gi è il valore che g assume nel punto Pi.
Osserviamo infine che, per costruzione, il peso risultante del sistema discreto di forze peso a g costante, non ha momento rispetto al baricentro. Il baricentro viene dunque anche detto punto dell’equilibrio; se supponiamo di appendere un quadro puntando un chiodo nel suo baricentro il quadrò resterà sempre immobile in qualunque posizione esso venga lasciato, proprio in forza del fatto che la forza peso totale non produce momento, e quindi rotazione, rispetto al baricentro stesso.