Mi chiedevo, alla luce delle teorie di Popper sul falsificazionismo e sulla validità delle teorie scientifiche, se Popper considera scientifica o non scientifica la teoria dell’evoluzione di C. Darwin.

La teoria dell’evoluzione degli organismi per mezzo della selezione naturale rappresenta per i biologi e i naturalisti un punto fondamentale per comprendere a pieno la storia passata e presente della vita sulla Terra, e anche quella futura.

Il grande biologo Theodosius Dobzhansky ha affermato che nulla in biologia ha senso se non alla luce dell’evoluzione. 

E’una teoria che unifica le varie branche della biologia, quali ad esempio la zoologia sistematica, la botanica sistematica, l’anatomia comparata, la fisiologia vegetale e anche la paleontologia afferente alla geologia.

E’ stata una rivoluzione scientifica in biologia, così come la “Tettonica a zolle” lo è stata per la geologia, o il “Big Bang” per l’astronomia, o ancora “Relatività” per la fisica.

Durante la prima meta del XIX secolo la sua formulazione era nell’aria, e non è un caso che anche l’esploratore Wallace prima di Darwin sia giunto alle stesse conclusioni.

E’ stato un graduale accumularsi di osservazioni in un periodo in cui le scienze naturali erano sulla bocca di tutti grazie alle nuove esplorazioni geografiche del XVIII e XIX secolo che riportavano in patria animali imbalsamati inconsueti e fossili.

Darwin sintetizzò il concetto di selezione naturale basandosi su osservazioni che di per sé non erano né nuove, né profonde: i pezzi del puzzle già esistevano, egli trovo però il modo di metterli insieme. Come ha affermato il biologo evoluzionista Stephen Jay Gould, Drawin basò la selezione naturale su “due fatti innegabili e su una conclusione inevitabile”.

Darwin, come empirista di stampo baconiano, fu fin troppo ligio e meticoloso nell’applicare il metodo scientifico, e nella sua pubblicazione del 1859 elencò moltissime prove, forse anche per zittire tutte le possibili critiche che potevano venirgli mosse nel presente e nel futuro, ma di certo non poteva immaginarsi che ancora ai giorni nostri la sua teoria potesse fare così discutere, e questa risposta ne è la prova. 

Il metodo ipotetico – deduttivo utilizzato da Darwin e dagli scienziati in generale si basa prevalentemente si 5 fasi:

·       osservazioni e raccolta dati

·       analisi ed elaborazione (statistica) dei dati-

·       formulazione di un’ipotesi per spiegare eventuali regolarità nei dati

·       verifica dell’ipotesi con una nuova serie di esperimenti controllati utilizzando campioni molto ampi per vedere se i risultati previsti si verificano oppure no. Questo metodo di verifica si dice se….allora

·       Se l’ipotesi viene verificata si formula una teoria che possa confermare le regolarità nelle osservazioni.

Nella deduzione il ragionamento scorre dal generale al particolare, si fanno predizioni sui risultati sperimentali che possiamo attenderci se un ipotesi particolare è giusta. Si tratta di ipotesi sulle possibili cause e devono essere verificabili.

Le ipotesi possono essere escluse ma mai confermate con certezza assoluta: anche false ipotesi forniscono predizioni accurate: anche le ipotesi più scrupolosamente saggiate vengono accettate solo sub condicione, in attesa di altre indagini sperimentali. In questo modo si compie il progresso della scienza.

Per verificare se la teoria dell’evoluzione è scientificamente corretta secondo il metodo ipotetico- deduttivo occorre compiere degli studi sugli organismi per diverse generazioni, e ciò comporta decine di anni di raccolta dati. Queste difficoltà tuttavia non hanno scoraggiato i ricercatori che grazie alla loro tenacia sono riusciti in diversi casi a osservare l’evoluzione in atto.

Cito solo un esempio di uno studio recente. Negli Stati Uniti sudorientali hanno scoperto una nuova specie di lucertola che ha modificato la propria morfologia e comportamento per sfuggire agli attacchi, potenzialmente letali, sferrati da formiche dette “di fuoco” originarie del Sud America. E’ stato osservato che 12 formiche sono in grado di uccidere una lucertola in meno di un minuto e grossi gruppi sono in grado di mangiare animali grandi come un vitello. Gli esperimenti condotti dai ricercatori hanno comparato le misure corporee e le risposte alle aggressioni di quattro popolazioni di lucertole, delle quali una proveniente da un’area non invasa dalle formiche e le altre da aree invase rispettivamente 23, 54 e 68 anni fa. Da questi esperimenti hanno scoperto che, non solo le lucertole provenienti dalle aree invase più anticamente hanno imparato a fuggire più prontamente da un’aggressione delle formiche, ma anche che la lunghezza delle zampe posteriori delle lucertole (più sono lunghe le zampe posteriori e più una lucertola è in grado di correre velocemente) è proporzionale all’antichità dell’invasione.

 

Al contrario, sempre di recentemente alcuni ricercatori hanno rivalutato le teorie neolamarkiste. Senza entrare nei dettagli, sostengono, in base ai dati in loro possesso, che i fattori ambientali, come la dieta e lo stress, possono avere conseguenze biologiche che vengono trasmesse alla prole senza che si verifichi alcun cambiamento nella sequenza dei geni (cambiamento epigenetico). Questo tipo di ereditarietà non genetica potrebbe contribuire a spiegare l’attuale epidemia di obesità o come mai esistano modelli famigliari per certi tipi di cancro o di atre malattie, senza alcuna evidenza di causa genetiche.

Ricordiamo che secondo Lamarck è l’ambiente che plasma nuove caratteri utili, grazie al meccanismo dell’uso e del disuso di un organo; in realtà secondo la teoria dell’evoluzione l’ambiente ha agito semplicemente sulla variabilità genetica già esistente all’interno della popolazione, favorendo il successo riproduttivo di alcuni individui rispetto ad altri.

Ancora oggi ci sono eminenti studiosi che mettono in dubbio la validità delle tesi evoluzionistiche affermando per esempio che nei reperti fossili non si sono mai trovate vere e proprie strutture anatomiche di transizione tra la classe degli uccelli e quella dei rettili. Tutti i reperti fossili dimostrano che anche gli uccelli più arcaici, compreso Archæopteryx, benché muniti di denti sul becco e artigli sulle ali, in realtà erano altamente adattati al volo, vedi la forma asimmetrica delle penne. Non esiste una specie fossile che possa essere classificata intermedia, atta per esempio solo al volo planato, anche perché se avesse posseduto tali strutture ingombranti, a terra o sugli alberi sarebbe stata una facile preda. Secondo questa visone tutte le strutture intermedie devono essere sempre funzionali altrimenti l’animale risulterebbe svantaggiato dalla selezione naturale. Tali polemisti si domandano anche il motivo per cui per esempio nei reperti fossili i chirotteri compaiono repentinamente nell’eocene e le loro strutture sono simile ai pipistrelli odierni.

Come si vede numerosi sono i dibattiti e le dispute che questa teoria sta ancora affrontando, ma questo non sorprende trattandosi di una disciplina storica che si appoggia su basi indiziarie.

 

Il metodo scientifico ipotetico – deduttivo ha avuto una grande affermazione nel corso del XIX secolo in concomitanza con nuove scoperte rivoluzionarie e con la tecnologia industriale. La sua matrice risale all’illuminismo e al concetto di progresso razionale dell’umanità in forza dell’evoluzione del pensiero scientifico. L’ideale baconiano della scienza come guida della storia della civiltà venne riaffermato proprio nel XIX secolo e questa corrente di pensiero venne denominata “positivismo”. Darwin fa parte di quest’epoca mentre Karl Popper appartiene a quel periodo filosofico immediatamente successivo che tiene maggiormente in considerazione lo spiritualismo e l’idealismo, contrapponendosi al materialismo e determinismo del positivismo ritenuto inadeguato per la comprensione dei reali metodi scientifici e dei risultati conoscitivi da essi raggiunti.

Popper contrappone al verificazionionismo degli empiristi il falsificazionismo: infatti, secondo la sua visone, per tanto numerose possano essere le osservazioni sperimentali a favore di un modello scientifico queste non possano mai provarlo in modo definitivo ma basta un solo contro esempio per vanificarlo. Dunque una teoria per essere controllabile, e perciò scientifica, deve essere “falsificabile”.

Per esempio la teoria della tettonica a zolle in geologia ha accumulato un tale numero di prove a suo favore dopo l’esplorazione dei fondali oceanici – dimostrando l’allontanamento reciproco e graduale dei continenti, la subduzione e l’orogenesi – che la comunità scientifica ha accettato questo modello come valido e verificato. Tuttavia, se un giorno ipoteticamente, dai dati dei satelliti che monitorano il movimento delle placche litosferiche risultasse che in realtà questi movimenti stanno subendo un cambiamento di tendenza e si allontananoi tutti in modo radiale in una Terra che subisce anche un aumento di diametro, ecco allora che alla Tettonica a zolle dovrebbe subentrare un altro paradigma mobilista per spiegare i nuovi dati satellitari.

Attualmente ritengo, in base quanto detto sopra, che Popper non consideri la teoria dell’evoluzione “scientifica” perché come abbiamo visto esistono casi in cui il modello non è sempre verificato, per esempio dove si dimostra che alcune patologie o l’obesità possono venire trasmesse alla progenie non attraverso il DNA ma con altri meccanismi biomolecolari insiti nella cellula e plasmati dall’ambiente e dalle abitudini di quell’organismo.

Tuttavia molto abilmente Darwin nella sua ultima edizione de “L’origine della specie” non nega la possibilità che esistano dei fattori legati all’uso o al disuso e che l’ambiente possa giocare un ruolo chiave nella trasmissione dei caratteri.

Concluderei con una citazione dello stesso Darwin in cui forse è racchiusa l’essenza della sua teoria: “Vi è qualcosa di grandinoso in questa concezione della vita, con le sue diverse forze, originariamente impresse dal Creatore in poche forme, o in una forma sola; e nel fatto che, mentre il nostro pianeta ha continuato a ruotare secondo l’immutabile legge della gravità, da un così semplice inizio innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e continuano evolversi”.

 

http://www.storialibera.it/controevoluzione/filogenesi_02.php

http://it.wikipedia.org/wiki/Karl_Popper

http://www.ecoblog.it/categoria/animali

http://it.wikipedia.org/wiki/Falsificabilit%C3%A0

Young E.; 2008; Riscrivere Darwin; Modus Vivendi;  n° 9 novembre

Carlo S.; 1979; I filosofi e le opere; L’età contemporanea; C. E. Principato

Campbell N. A.; 2002; Principi di Biologia; Zanichelli

Darwin C.; 1872 (6a edizione); L’origine della Specie; Bollati Boringhieri