Quando fletti lo spaghetto crei tensione lungo la sua lunghezza. Questa tensione non è uniforme, perché la parte di spaghetto che si trova circa a metà dello spazio tra le dita ha maggiore libertà di movimento e quindi riesce a deformarsi in modo da scaricare meglio la tensione verso le porzioni circostanti. Al contrario le porzioni spaghetto vicine alle dita possono deformarsi con minore libertà e quindi tendono ad accumulare tensione. Queste considerazioni sono riassunte nella figura seguente.
Questo stato è inevitabilmente simmetrico rispetto al centro. Quindi, quando la tensione raggiunge il valore di rottura, questo accade in due punti contemporaneamente che si trovano all’incirca alla stessa distanza tra le dita e quindi si creano due fratture generando tre frammenti (uno per ogni dito e uno in mezzo).
Naturalmente la situazione ideale non è perfettamente simmetrica dato che lo spessore e la densità del materiale non sono identici lungo tutto lo spaghetto. Ma questo comporta solo che i due punti di frattura non necessariamente saranno alla stessa distanza tra le dita ma magari uno sarà un po’ più lontano. Tuttavia se ne creeranno sempre due (o eventualmente di più, sempre a causa della non omogeneità).