L’azimut di una stella si misura a partire da Sud (così indicano tutti i testi della scuola superiore) o da Nord. Nello stesso sito di via lattea ho trovato entrambe le definizioni.

Il nostro lettore ha ragione ed anche noi abbiamo trovato testi nei quali si afferma che l’azimut (o azimuth) si origina da nord mentre in altri si parla di origine da sud.

In effetti, in Marina e nei rilevamenti di Geodesia, l’azimut si misura di regola in senso orario e partendo da nord, mentre in Astronomia (almeno nei testi canonici di Astronomia sferica) l’origine viene fatta ascrivere al punto sud come  andiamo brevemente ad illustrare.

Per fissare le posizioni di corpi celesti ci si riferisce, di norma, all’orizzonte ed allo zenit: questo è di gran lunga il sistema di riferimento più semplice ed immediato. In tale sistema sono di basilare importanza i cerchi massimi passanti per lo zenit dell’osservatore i quali, ovviamente, tagliano l’orizzonte verticalmente. Il meridiano celeste altri non è che il cerchio massimo passante per i punti nord e sud nonchè per lo zenit ed il nadir (poli celesti locali) dell’osservatore.

Questo sistema viene anche detto "altazimutale" perchè la posizione del corpo celeste viene definita da due coordinate dette "altezza" ed "azimut".

L’altezza è l’arco di cerchio massimo compreso fra l’oggetto ed il punto nel quale tale cerchio taglia l’orizzonte. Essa si conta da 0° sull’orizzonte fino a +90° allo zenit e da 0° fino ai -90° del nadir.

L’azimut, dal termine arabo as-sumut (le direzioni) è l’arco di orizzonte compreso tra il punto sud del meridiano celeste ed il punto descritto in precedenza  nel quale il cerchio massimo, passante per l’oggetto, tagliava l’orizzonte medesimo (vedasi immagine). L’azimut vale 0° al punto sud e, procedendo in senso orario, vale 90° al punto ovest, 180° a quello nord, 270° a quello est e 360° = 0° di nuovo a sud.

Il sistema delle coordinate altazimutali è materializzato nello strumento, di uso comune tra i topografi ed i geometri, detto "teodolite". Tale apparecchio, dotato di un piccolo cannocchiale puntatore, è girevole attorno a due assi perpendicolari, uno orizzontale ed uno verticale, collegati ad altrettanti cerchi graduati.

Il cerchio orizzontale materializza l’orizzonte e vi si leggono le differenze di azimut tra i vari oggetti puntati. Il cerchio verticale materializza invece qualsiasi cerchio verticale passante per lo strumento e vi si leggono le altezze dall’orizzonte (vedasi immagine).