Introduzione sui microRNA
Gli studi effettuati su C. elegans hanno permesso di scoprire l’esistenza di un altro ramo, che si aggiunge a quelli già presenti, di regolazione dell’espressione genica. Si è visto infatti che piccole molecole di RNA, definite miRNA, derivanti da trascritti più grandi, sono artefici del blocco della traduzione di diversi mRNA.
Biogenesi dei miRNA e loro modalità d’azione
La trascrizione da parte della RNA polimerasi II di specifiche regioni geniche (regioni introniche di geni codificanti per proteine oppure geni che non codificano per alcuna proteina) genera dei lunghi trascritti primari, definiti pri-miRNA che hanno una struttura stem-loop. Questi trascritti subiscono poi poliadenilazione, capping, splicing ed un processamento ulteriore ad opera del complesso proteico Drosha che produce molecole più piccole di RNA, denominate pre-miRNA. Queste molecole vengono poi trasportate dall’esportina-5, localizzata sulla membrana nucleare, verso il citoplasma. Lì, i pre-miRNA subiscono un ulteriore processamento ad opera di Dicer che produce duplex di miRNA. Uno dei due filamenti, definito miRNA maturo (di circa 22 nucleotidi) va poi a legarsi ad un complesso proteico (complesso del RISC) guidandolo verso l’mRNA target. In particolare il complesso RISC-miRNA lega l’mRNA target riconoscendo specifici siti presenti o nella 3’UTR oppure nella ORF ed in base al tipo di complementarietà (perfetta o imperfetta), induce o la repressione traduzionale o anche la degradazione dell’mRNA. In entrambi i casi avviene il blocco della traduzione di quell’mRNA. Si è visto che un miRNA può bloccare la traduzione di mRNA codificanti proteine diverse, inoltre lo stesso mRNA può essere bloccato da miRNA diversi.
Importanza dei miRNA in vari processi fisiologici
Obbiettivi futuri
L’obbiettivo futuro consiste innanzitutto nel comprendere al meglio i pathways regolati dai diversi miRNA ed individuare i loro mRNA target. Questo sarà facilitato anche dall’impiego di opportuni oligonucleotidi, già in fase di sperimentazione, in grado di bloccare selettivamente il tipo di miRNA prescelto. La speranza è quella di poter sfruttare tutte queste nozioni, per realizzare terapie idonee alla cura di patologie causate dall’espressione alterata di un miRNA.
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