Cosa conviene dal punto di vista economico e perchè utilizzare per il riscaldamento domestico: caldaia a metano con termosifoni o condizionatore con pompa di calore? Grazie e complimenti per la professionalità.

Da un punto di vista economico, data la giungla tariffaria in vigore nel nostro paese, temo che sia praticamente impossibile rispondere. Mi limiterò quindi ad alcune considerazioni tecniche:


Metano: La convenienza viene ovviamente dal prezzo e dalla facilità di approvvigionamento per l’utente finale. La fornitura è infatti continua e non si deve chiamare l’autobotte, interrare serbatoi in sicurezza etc… E’ inoltre facile ottenere una buona combustione (completa o quasi) con benefici sia economici che sul fronte dell’inquinamento.

 

Certo, la sua affidabilità si mostra sempre più precaria: l’approvvigionamento dipende infatti dal buono stato dei gasdotti, impianti che si snodano attraverso numerosi paesi non sempre tranquilli.


In generale, per quanto riguarda i combustibili classici, occorre distinguere il potere calorifico "superiore" da quello "inferiore".

Se si lascia che la combustione avvenga spontaneamente, l’acqua, poca o tanta, che si forma per combinazione dell’ossigeno dell’aria con l’idrogeno contenuto negli idrocarburi, se ne va nel camino in forma di vapore e, con essa, se ne va il calore latente di evaporazione di ben circa 600 kCal/kg di acqua. Misurando il calore prodotto dalla combustione di 1 kg di combustibile e lasciando l’acqua sotto forma di vapore si ottiene il "potere calorifico inferiore".

 

Se si fa invece condensare l’acqua contenuta nei fumi il potere calorifico effettivo aumenta proprio della quantità che il vapor d’acqua restituisce condensando allo stato liquido. Tanto per fare un esempio, nel caso del metano il potere calorifico superiore è più alto di circa il 12%. Per questo motivo, alcuni impianti a metano prevedono il recupero di questo calore guadagnando quindi se non tutto il valore teorico, almeno una consistente fetta di esso.


Per quanto riguarda il riscaldamento tradizionale a combustibile il discorso finisce circa qui. Tanto calore si produce per combustione tanto ne entra nell’impianto e tanto viene erogato, a meno, ovviamente, delle solite perdite che in una installazione a regola d’arte sono, sperabilmente, trascurabili.


Altro discorso si deve fare per gli impianti "a cogenerazione" dove sono contemporaneamente prodotti sia calore che energia elettrica. Questi impianti purtroppo molto poco diffusi nel nostro paese, anche a causa di decenni di cecità politica, consentono di produrre energia elettrica a basso costo e vicino ai luoghi di utilizzo (quindi minori spese di trasporto) e contemporaneamente produrre il calore necessario alle lavorazioni o al riscaldamento.


Le pompe di calore meritano un discorso a parte: Quando bruciamo petrolio per produrre energia elettrica possiamo aspettarci un rendimento che raramente supera il 35-40%. Se utilizziamo l’energia elettrica così prodotta direttamente (p.es. nella classica stufetta) facciamo un ben magro affare in quanto stiamo utilizzando solo il 35-40% del potere calorifico della sorgente primaria.

Se invece utilizziamo l’enegia elettrica per pompare calore da una sorgente fredda pressoché illimitata (l’aria esterna, l’acqua di falda etc…) all’ambiente da riscaldare possiamo ottenere efficienze molto elevate 3, 4 o addirittura 5. Con un’efficienza p.es. 4 il combustibile (trasformato in energia elettrica al 40% in centrale), riece a pompare calore con un fattore 4 ottenendo quindi un’efficienza globale del 4 * 0,4 = 160%. Che è pur sempre  un bel risultato.

 

Se poi aggiungiamo che, all’estate, un pompa di calore può essere rovesciata e funzionare egregiamente da condizionatore, vediamo quali sono i reali vantaggi di questa soluzione. Purtroppo la carenza di energia elettrica italiana costituisce un grosso ostacolo all’uso generalizzato di questa tecnologia.


Peraltro, un progetto molto interessante dell’AEM di Milano prevede l’utilizzo combinato di cogenerazione e pompe di calore per realizzare un grosso impianto di teleriscaldamento. Sembra essere una felice combinazione di tutte le tecniche più avanzate. Speriamo che venga realizzato in tempi normali e non nei soliti tempi biblici delle pubbliche amministrazioni nostrane.

Propongo a chi volesse approfondire quest’ultimo interessante argomento di procurarsi la documentazione dell’AEM disponibile on-line. Basta cercare su Google con le chiavi: "aem cogenerazione pompa di calore"