Mi interesserebbe sapere se la zona attorno a Trieste (la mia città) sia sismica o no. Alcuni sostengono che ci sia una “linea sismica” che passi a ridosso della città. Antiche cronache riportano di un terremoto il 26 marzo 1511, ma ovviamente non si può dire dove avesse epicentro! Com’è davvero la situazione geologica della zona di Trieste?

L’intero territorio del Friuli-Venezia Giulia, come anche il resto delle Alpi Orientali, è stato interessato da profondi processi geologici e tettonici, soprattutto nel periodo che va dal Cretaceo al Pliocene, con deposizione e dislocazione di potenti formazioni calcaree e formazione delle alternanze marnoso-arenacee del “flysch”, dovute al sollevamento della catena alpina. Oggi i lenti movimenti che conducono ai terremoti (legati alle spinte compressive tra la microplacca adriatica e la placca euroasiatica) sono confinati alla parte settentrionale della regione, mentre la parte centro-meridionale è, dal punto di vista tettonico, relativamente tranquilla, con possibilità di sporadici e deboli movimenti tettonici profondi. Per questo motivo l’intera regione è considerata un’area a bassa e moderata sismicità.

Carta geologica del Friuli-Venezia Giulia. Le litologie più frequenti e caratteristiche sono le formazioni calcaree di età Mesozoica e Terziaria, e le alternanze marnoso-arenacee del così detto “Flysch”, dovuto al sollevamento della catena alpina.

La città di Trieste sorge nella parte più meridionale del Friuli-Venezia Giulia, per cui è interessata solo perifericamente dai movimenti geologici e dalle strutture geologicamente attive dalla parte più settentrionale. Le strutture tettoniche profonde esistono ancora oggi anche nel sottosuolo di Trieste, ma non hanno effetti sulla sismicità dell’area, in quanto non sono coinvolte in particolari accumuli di energia elastica (che predispongono e determinano i terremoti) come invece accade nella parte situata a 100-150 km più a nord, verso le Alpi Carniche, in un’area ben più sismica.

Trieste si trova insomma in un’area sismicamente tranquilla, diversamente dall’area prealpina che la circonda, dove la sismicità è più accentuata. La città potrebbe quindi essere interessata da scosse dovute a terremoti il cui epicentro dista anche centinaia di chilometri, il Friuli settentrionale, la Slovenia e il Bellunese, e non di meno tali scosse possono produrre danni, per quanto limitati.

Infatti negli ultimi secoli anche il territorio immediatamente circostante Trieste è stato interessato dai blandi ma paurosi riflessi di terremoti non troppo lontani: il terremoto del 1348 (di intensità stimata nel XI grado della scala Mercalli) con epicentro nella Carnia che distrusse buona parte del Friuli e della vicina Carinzia (Austria); il terremoto (o meglio, i terremoti) del marzo e dell’agosto 1511, come ricordato anche dal nostro lettore, con epicentro presso la città di Idria (Idrija) in Slovenia, a una cinquantina di km dal confine con il Friuli, ma che interessò anche quest”ultima regione con ingenti danni nei centri abitati di Gemona (dove crollò la Torre) e Cividale (dove fu gravemente danneggiato il Duomo); e ancora i terremoti del 1690 (a Villaco), 1794 (Tolmezzo e Belluno), 1928 e 1936. Il terremoto del 1511 è oggi considerato il più forte e intenso evento sismico che abbia mai interessato il Friuli-Venezia Giulia, tuttavia la memoria degli abitanti della regione e del resto d’Italia va al tragico terremoto del 6 maggio del 1976 (magnitudo 6,3 nella scala Richter e con un’intensità del X grado della scala Mercalli) che ha portato alla morte di quasi 1000 persone e a 45.000 senza tetto, con epicentro a Gemona, e che si replicò con diverse violente scosse nel settembre dello stesso anno. Infine, un altro terremoto ha avuto luogo nella regione (quello di Moggio del febbraio 2002).

Tutti questi terremoti hanno avuto epicentro distante molte decine di chilometri da Trieste, ma sono stati vissuti dalla città con il solito inevitabile timore che caratterizza questi eventi distruttivi. Ancora recentemente, nell’area sono state avvertite le scosse sismiche del 1998 e del 2004, ambedue con epicentro presso Bovec-Krn in Slovenia.

In conclusione, la città di Trieste sorge in un’area sismicamente tranquilla e al sicuro da terremoti di entità anche modesta, ma è circondata da regioni a medio-elevato carattere sismico (come la Slovenia, ma anche la Carnia) con possibilità di risentire a distanza degli effetti di questi sismi, con conseguenze e danni comunque abbastanza limitati.

Carta della sismicità del Friuli-Venezia Giulia. Si noti la scarsa sismicità dell’area di trieste.

per approfondire:

– il sito internet della Protezione Civile del Friuli-Venezia Giulia:  http://www.protezionecivile.fvg.it

– Università di Trieste, Dipartimento di Scienze della Terra (database delle scosse sismiche registrate dal sistema regionale): http://www.dst.units.it/RAF06/RAF/database_i.html