Innanzitutto c’è un’imprecisione nella domanda: il principio di equivalenza non dice che quando si presenta un campo inerziale allora a fianco di esso si crea un campo gravitazionale. Il principio di equivalenza dice che per ogni campo gravitazionale esiste un campo inerziale che, localmente, fa osservare gli stessi moti per i punti materiali che non sono sottoposti ad altre forze.
Pertanto un razzo accelerato non crea un campo gravitazionale in conseguenza della sua accelerazione.Semplicemente possiede il suo naturale campo gravitazionale dovuto alla sua massa, ma che non ha niente a che vedere con la sua condizione di moto.
Per mantenere un campo di forza non è necessario spendere alcuna energia. Fornire o sottrarre energia è necessario solo quando si deve cambiare la configurazione del campo, cioè se si modifica il valore del campo in maniera non rigida. Per intenderci: se un singolo corpo massivo si sposta, il campo nello spazio cambia, ma cambia in maniera rigida, per cui l’energia totale del campo resta invariata, perchè l’aumento del valore del campo in alcuni punti è perfettamente compensato dalla diminuzione in altri. Se invece modifico la distanza relativa tra due corpi massivi allora il campo totale generato dai due corpi non si modifica in maniera rigida, e l’energia interna del campo cambia, per cui è necessario fornire energia dall’esterno (in caso di avvicinamento) o sottrarla (in caso di allontanamento).
Quindi non c’è nessun consumo di mssa da parte di un qualunque corpo per mantenere il proprio campo gravitazionale.