Ho acquistato tempo fa un telescopio Matsukov-Cassegrain pur non conoscendone bene le caratteristiche. E’ un 150/1800 f/12. Come fa ad avere una distanza focale così lunga pur essendo compatto? (circa 48 cm di lunghezza)? Che funzione ha la lastra di vetro sull’obiettivo (lastra o lente)? Ci sono pubblicazioni per saperne di più?

Lo schema ottico Maksutov-Cassegrain, inventato dall’ottico russo Dmitri Maksutov negli anni ’30 del XX° secolo, è riprodotto in figura. La luce entra da sinistra, attraverso una grande lente dalla forma a scodella (il “menisco”, 1) e raggiunge l’obiettivo, detto specchio primario (2), che è forato al centro. Focalizzata dal primario, la luce colpisce lo specchio secondario (3), ottenuto alluminando parte della faccia interna del menisco. Il secondario rimanda la luce al fuoco F attraverso il foro nel primario. Da F si osserva o si fotografa. La messa a fuoco si ottiene di solito con minimi spostamenti del primario.

La lunghezza focale abbondantemente superiore alla lunghezza fisica (caratteristica comune nei telescopi) è dovuta alla presenza di un elemento negativo, cioè che allunga la focale dello specchio primario. Tale elemento è lo specchio secondario.

Questo schema ha due notevoli vantaggi che hanno contribuito alla sua grande diffusione, soprattutto nella produzione russa.

1) Ha tutte superfici sferiche, che quindi si lavorano facilmente. 
2) Ha una buona correzione di tutte le principali aberrazioni, anche se a scapito di un rapporto focale sempre lungo (tipicamente f/ maggiore di 12). I Maksutov-Cassegrain non sono quindi molto adatti a fotografare galassie e nebulose, ma sono eccellenti strumenti per ogni genere di osservazione e per fotografare Sole, Luna, pianeti, stelle doppie, e oggetti piccoli come gli ammassi globulari o le nebulose planetarie.

I principali svantaggi di questa configurazione ottica sono:

1) Il piccolo campo inquadrato, a causa della lunga focale.
2) Il loro costo aumenta rapidamente col diametro, per la difficoltà di realizzare un menisco oltre i 20-25 cm di diametro.

Di fatto il Maksutov-Cassegrain è diffusissimo in diametri piccoli e medi (sino a 180 mm), ben poco nei diametri superiori.

L’argomento è trattato abbastanza estensivamente su Wikipedia (in inglese):
http://en.wikipedia.org/wiki/Reflecting_telescope#Maksutov-Cassegrain

Mentre in italiano, anche per una introduzione ai telescopi e all’astronomia in genere, può rifarsi alle ottime dispense del Circolo Astrofili di Milano, liberamente scaricabili da qui:
http://www.astrofilimilano.org/neofiti/dispense/dispense.php

Se, come credo, il nostro lettore ha interesse per l’astronomia pratica, consiglio di iscriversi ad un circolo astrofili. Sul sito www.orione.it trova un elenco di tutte le associazioni in Italia.