Sto provando a coltivare dei batteriofagi su E. coli, ma i risultati non sono molto incoraggianti… non riesco a vedere nemmeno una placca di lisi. Avrebbe qualche suggerimento da darmi per la coltivazione di questo tipo di virus? Ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità!

Mi�auguro che le prove avvengano in un laboratorio dotato di tutte le sicurezze, nonché delle procedure necessarie allo smaltimento dei rifiuti biologici.

Per quanto riguarda i motivi di un eventuale fallimento nella comparsa di placche di lisi su culture a strato continuo di E. coli in scatole Petri, non conosco i materiali o i metodi con cui lei sta operando.

Le cause possono essere molteplici: un decadimento del titolo della soluzione virale, dovuto magari ad errata temperatura di conservazione. Le soluzioni di batteriofagi, come i virus in generale, devono essere conservate a temperature vicino allo 0, dato che quando non sono all’interno di cellule viventi, i virus sono molto sensibili al calore. Molta attenzione si deve porre anche alla temperatura dell’agar impiegato.

Bisogna poi tenere conto dell’insorgenza di mutanti di E. coli resistenti o del fenomeno della lisogenia, per cui il batteriofago invece di riprodursi all’interno della cellula ospite, si inserisce nel suo DNA e rimane in quello stato fino a che qualche stimolo fisico o chimico lo risvegli.

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=3350

Io inizierei cambiando il ceppo di E. coli, procurandomi un ceppo sicuramente sensibile al batteriofago, e con quello titolerei la soluzione di virus, per escludere che già in partenza il titolo dei virus sia basso.

Ma di più francamente non saprei dire.

Esempio di placche di lisi: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/dd/LambdaPlaques.jpg