L’Esa ha dato seguito alla risoluzione 1080 supportando e finanziando la Spaceguard Foundation.
Qui c’è il documento ESA relativo:
http://www.esa.int/SPECIALS/GSP/SEM6XKZO4HD_2.html
E qui la home page della Spaceguard Foundation
http://spaceguard.esa.int/
Il sistema “figlio” di quella risoluzione è quindi attivo e funzionante. Vi collaborano professionisti e semplici appassionati, su base per lo più volontaria.
Onestamente un’analisi dei siti e dei link lascia un po’ perplessi. La home page non viene aggiornata da maggio 2002, e i (pochi) documenti che si possono leggere on-line sono spesso vecchi e pieni di “lavori in corso”. Lodevole eccezione la lista degli asteroidi da tenere d’occhio:
http://spaceguard.iasf-roma.inaf.it/SSystem/SSystem.html
L’impressione è quella di un progetto sì attivo, ma considerato secondario dalle istituzioni e dai ricercatori stessi che se ne occupano, e lasciato più che altro alla buona volontà dei singoli. Insomma, un progetto con pochi
fondi come ce ne sono tanti! Diversi progetti simili ci sono negli USA, ma ad oggi manca un coordinamento sovranazionale, come riferitomi telefonicamente il 24/3/2006 dal dott. Carpino dell’osservatorio di Brera, che si occupa proprio di corpi minori.
Curiosità: il motto dell’associazione – Nec sine fiducia inveniendi nec sine spe – si potrebbe tradurre con “Indagando nè con arroganza nè senza speranza” (almeno stando alle mie reminescenze di latino).