Vorrei sapere qualcosa sull’invenzione di Randell Mills: un’apparato che sfrutta l’idrogeno ed il confinamento degli elettroni dello stesso da un’orbita piu’ stretta a quella naturale per avere un surplus di energia. Grazie

Prima di discutere nello specifico il caso Randell Mills soffermiamoci a considerare la una questione piu’ generale. I contenuti dei link citati nelle domande, assieme a molti altri articoli di stampa rintracciabili sul web, rievocano uno scenario che si ripete abbastanza frequentemente. Uno scienziato, lavorando in un contesto lontano dalla comunita’ scientifica sostiene di aver fatto una scoperta eclatante, cerca di comunicare al mondo i suoi risultati e, la scienza ufficiale, nonostante la grandiosita’ apparente della scoperta, lo ignora. Al di la’ della validita’ o meno della singola “invenzione” e’ importante capire perche’, in molti casi, la comunita’ scientifica non dia una sua valutazione in merito e manifesti sostanzialmente indifferenza.

Le persone che ogni anno sostengono di essere in grado di costruire una macchina capace di fornire energia dal nulla, violando i principi della termodinamica, sono migliaia ed aumentano in modo esponenziale (1). Si pensi che negli Stati Uniti questi prototipi sono un problema grossissimo per l’ufficio brevetti, che si trova a dover impegnare gran parte delle risorse per analizzarli, rallentando l’operativita’ negli altri settori. Cio’ nonostante, siccome sul mercato non e’ mai arrivato nulla di efficace, l’unica conclusione possibile e’ che tutti i progetti di questo tipo, prodotti fino ad ora, non funzionino. Questa conclusione non e’ pero’  condivisa da tutti. Esistono infatti delle persone che sostengono la teoria secondo la quale i soggetti che traggono vantaggio dalle fonte di energia tradizionali hanno un potere cosi’ grande da essere in grado di bloccare sul nascere ogni scoperta relativa a nuove fonti di energia (2). Questa teoria non e’ comunque sostenibile nel momento in cui ci si confronta con la realta’. Non e’ vero infatti che ad un certo punto le automobili hanno soppiantato i cavalli? E come mai non e’ stata bloccata sul nascere l’energia atomica? E i pannelli solari? E non esistono forse interi paesi che non traggono profitti dalle fonti di energia convenzionale che sarebbero ben felici di sviluppare fonti alternative? E la comunita’ scientifica e’ cosi’ capillarmente controllata? In realta’ nella scienza c’e’ poca gerarchizzazione, i vari gruppi di ricerca hanno grande liberta’ di scegliere su cosa lavorare e, soprattutto, gli scienziati sono persone mediamente spinte dalla curiosita’ di scoprire qualcosa di nuovo, anche a beneficio della propria carriera. Insomma la conclusione piu’ realistica che si puo’ trarre da queste considerazioni e’ che esiste una miriade di progetti che pretendono di essere innovativi sulla questione dell’ “energia dal nulla”, ma che in realta’ non hanno fino ad ora portato a nulla di concreto. Da questa conclusione, o dal fatto che questa conclusione sia condivisa da una larga fetta della comunita’ scientifica, si puo’ facilmente capire perche’ molte presunte invenzioni che permettono di ottenere energia gratis vengano trattate con indifferenza dalla scienza ufficiale. Sostanzialmente le risorse che verrebbero assorbite da un’analisi accurata di queste proposte vengono considerate sprecate, in virtu’ dell’evidenza storica. Piu’ in dettaglio quello che succede e’ che le persone che avrebbero le competenze per valutare un progetto di questo tipo, come tutte le altre persone al mondo, hanno delle cose da fare e, solo per curiosita’ o perche’ lo specifico progetto “energia dal nulla” e’ legato al loro lavoro trovano il tempo per studiarlo approfonditamente. Ovviamente in questo modo si corre il rischio di buttare il bambino con l’acqua sporca, ma se una persona competente dedicasse tutta la sua giornata ad analizzare tutta la produzione nel settore “energia dal nulla”, basandosi sugli ultimi 100 anni di storia, avrebbe buttato la sua vita nel nulla.

Dopo questa introduzione passiamo ora alla seguente domanda: perche’ molte persone fino ad ora hanno prodotto dei progetti o delle teorie sbagliate? I motivi dal mio punto di vista sono sostanzialmente due. Uno e’ l’incompetenza, o se vogliamo l’incapacita’ di vedere gli sbagli commessi che, solo con l’analisi di altre persone possono venire a galla (3). Un altro motivo e’ la malafede nel senso che una persona o una societa’, per vendere un prodotto o per ottenere dei finanziamenti, puo’ essere indotta a cercare di ottenere un brevetto su un progetto pur sapendo della sua inefficacia.

Passiamo ora al caso specifico dell’invenzione di Randell Mills. Sommariamente egli sostiene che l’idrogeno abbia un ulteriore stato energetico con energia di legame molto piu’ alta di quella degli stati noti e questo, con opportuni apparati, permetterebbe di ottenere una grande quantita’ di energia dal decadimento dell’idrogeno in questo nuovo stato, chiamato hydrino. I contenuti della scoperta possono essere distinti in due parti:
– i risultati sperimentali su plasmi ottenuti in laboratorio.
– i risultati teorici in cui si elabora un’alternativa alla meccanica quantistica chiamata “meccanica quantistica classica”, capace di spiegare l’esistenza dello stato hydrino.

Per quanto riguarda il primo punto, per capire se i risultati sono significativi o meno bisognerebbe essere competenti nel campo specifico degli esperimenti su plasmi in laboratorio. Non disponendo di questa competenza, l’unica cosa che possiamo fare e’ lasciare un grosso punto di domanda sulla questione e fare una considerazione laterale. Sui link nelle domande troviamo scritto che “il dottor Mills dice di avere ottenuto … 65 articoli su riviste scientifiche del settore, esaminati da scienziati”. Nel mondo scientifico esistono centinaia di riviste e, fra queste, ci sono riviste che pubblicano sostanzialmente tutto quello che viene loro proposto, ci sono riviste che prima di pubblicare qualcosa lo fanno leggere a ben cinque persone scelte casualmente da un elenco di esperti del settore, e ci sono riviste che dal punto di vista della politica dei controlli si pongono in un punto intermedio fra questi due estremi. Nuovamente, per poter esprimere un giudizio serio sul significato dei “65 articoli su riviste scientifiche” bisognerebbe conoscere il settore ed il tipo di politica di controllo adottato dalle riviste in questione.

Per quanto riguarda il secondo punto, la summa teorica del lavoro di Mills e’ il suo libro “The Grand Unified Theory of Classical Quantum Mechanics (CQM)” (4). Leggendo il libro ci si scontra con notevoli difficolta’. Il libro e’ sostanzialmente pieno di formule e testo ma, dal punto di vista del sottoscritto, e’ estremamente difficile seguire la logica del discorso. Lo stesso accade per i passaggi e le formule matematiche. Per esempio la formula iniziale di tutto il libro viene commentata con “special relativity applies” mentre e’ evidente che l’equazione non e’ invariante relativistica. Queste difficolta’ possono essere riassunte con la conclusione di un analisi di A. Rathke (5): “…Troviamo che la CQM e’ inconsistente ed ha delle serie mancanze. Fra queste l’incapacita’ di riprodurre i livelli energetici degli stati eccitati dell’atomo di idrogeno e l’assenza di invarianza di Lorentz. E soprattutto, troviamo che la CQM stessa non predice l’esistenza degli stati di idrino!…”. Dato che le inconsistenze rilevate si riferiscono alle prime pagine del libro, in virtu’ del meccanismo spiegato nel terzo paragrafo ci sembra inutile approfondire le altre mille e piu’ pagine del libro sulla CQM.

Aggiungiamo alcune considerazioni che possono essere utili al lettore nel formarsi un opinione propria:
– in vari forum si trovano delle discussioni troncate e qualcuno afferma che Randell Mills ha denunciato o minacciato di denunciare chi si mostrava troppo critico nei confronti della sua scoperta.
– sembra che la compagnia di Randell Mills, la Blacklightpower abbia finanziamenti per diversi milioni di dollari. Probabilmente Mills ha quindi piu’ fondi a disposizione di molti laboratori che appartengono al mondo scientifico propriamente detto.
– sembra che i primi risultati risalgano a piu’ di dieci anni fa, come mai in questo lasso di tempo non e’ stato ottenuto niente di commercializzabile? Come mai in dieci anni non sono stati ottenuti dei risultati capaci di convincere il mondo scientifico?

Concludendo, possiamo dire che, dal punto di vista dei risultati sperimentali non abbiamo le competenze necessarie per dare una valutazione, mentre, dal punto di vista teorico siamo estremamente scettici che questa nuova teoria chiamata CQM abbia una qualche validita’.


(1) Alcune macchine a moto perpetuo
(2) Un punto di vista alternativo
(3) La vicenda dalla presunta fusione fredda
(4) Il libro sulla meccanica classica quantistica
(5) Il commento di A. Rathke