Quando un magnete ne respinge un altro compiendo quindi lavoro, che tipo di energia perde? I magneti si “scaricano”?

L’energia cinetica che viene acquisita da un magnete respinto da un altro, proviene da una sorta di energia potenziale, che si è "caricata" con il lavoro che è stato necessario compiere per avvicinare preventivamente i due magneti.

Il concetto di energia potenziale non è sempre applicabile in presenza di campo magnetico, dato che è un campo non conservativo, ma ha senso nelle situazioni in cui il moto del corpo in questione si svolge in una porzione di spazio in cui non sono presenti correnti elettriche.

Quindi i magneti non si scaricano per effetto del moto che imprimono agli altri magneti, e però vero che nel tempo si può osservare una lenta attenuazione del campo magnetico generato da un magnete permanente, ma questo fenomeno non è dovuto alla perdita di energia per il lavoro compiuto, ma al fatto che nel tempo può capitare che i processi entropici, cioè di produzione di disordine, abbiano il sopravvento su i processi di ordinamento di fase che portano all’orientamento dei momenti magnetici atomici e quindi si può osservare una transizione spontanea dallo stato ferromagnetico e quello paramagnetico, con conseguente annullamento della magnetizzazione residua.