n teoria non sarebbe possibile, anche se la materia
è controversa.
Ecco le regole per la numerazione romana:
I: 1
II: 2
III: 3
IV /IIII: 4
V: 5
X: 10
L: 50
C: 100
D: 500
M: 1000
inoltre, i romani usavano una barra (detta “vinculum”)
sopra al numerale per indicare la moltiplicazione per 1000.
Ad esempio
_
V = 5000
quindi
_
XMMCC = 12200.
La scrittura del numero 4 era originariamente IV, ma
in qualche caso è stato utilizzato il simbolo IIII. Un’eccezione costante
alla regola originaria la fanno i quadranti degli orologi di prestigio,
tutti col IIII.
La regola prevede che si possa anteporre il simbolo precedente
al solo simbolo successivo nella scala dei simboli per sottrarre a questi
il proprio valore, purché il simbolo precedente sia di un solo carattere
e non sia multiplo di 5.
Ovvero si può scrivere XL per 40, CD per 400, XC per
90, ma non VX per 5 o LD per 450. Unica eccezione alla regola è il numero
4 che, scritto come IV, va considerato come un
simbolo unico.
Allo stesso modo, non si potrebbe scrivere IM per 999
perché sottrarrebbe I da M, rispettivamente il primo e l’ultimo elemento
della scala di valori.
Alcuni esempi:
1492: MCDXCII
1991: MCMXCI
40: XL
49: XLIX (ma potremmo scrivere IL, forzando la regola)
Ovviamente, la bellezza del numero MIM è innegabile e,
quindi, perché non usarlo ?
Un cordiale augurio di Buon Millennio MM dall’autore.