Forse deluderò il lettore, ma posso assicurare che fino a oggi nessun
essere umano, mago o non mago, è mai riuscito a piegare oggetti metallici
con il semplice sguardo o a passare attraverso i muri. Al contrario quello
che alcuni soggetti riescono effettivamente a fare è farci credere di
compiere realmente simili imprese. Come lo stesso lettore lascia intuire,
infatti, non c’entrano un bel nulla fluidi e smaterializzazioni, ma si
tratta di semplici trucchi.
A questo punto va però fatta una precisazione sul termine mago. Esso
è un termine ambiguo che viene indifferentemente utilizzato sia per indicare
i vari ciarlatani che sostengono di possedere poteri paranormali, sia
gli illusionisti che svolgono invece onestamente la loro nobile professione.
Un illusionista serio non sosterrà mai di possedere poteri sovrannaturali,
ma dichiarerà apertamente che tutte le sue performances sono frutto di
abili trucchi. Il lettore gradirebbe sicuramente conoscere i trucchi specifici
utilizzati nelle performances cui fa riferimento nella sua domanda. Mi
spiace deluderlo ancora, ma non posso soddisfare la sua curiosità. Gli
illusionisti sono estremamente gelosi dei loro trucchi e non sarebbe giusto
rivelarli, visto che rappresentano la loro fonte di sussistenza. Spero
di accontentare lo stesso il lettore svolgendo alcune considerazioni generali
sui trucchi e invitandolo magari ad avvicinarsi alla nobile arte dell’illusionismo
leggendo qualcuno dei molti manuali che si possono trovare in commercio.
Parlando dei trucchi utilizzati dagli illusionisti, spesso, si suole
dire che “la mano è più veloce dell’occhio”. Un mio amico illusionista
ama controbattere a questa affermazione dicendo che forse essa può essere
confermata dai numerosi occhi neri che si vedono in giro, ma che sicuramente
essa è palesemente falsa se ci si riferisce all’illusionismo. Effettivamente
non è certo la velocità a rendere efficace un trucco. Al contrario le
operazioni troppo veloci creano confusione e insospettiscono il pubblico.
Gli illusionisti usano un’enorme quantità di trucchi: molti di essi sono
estremamente ingegnosi e talvolta utilizzano anche sofisticati accorgimenti
tecnici. In ogni caso però l’ingrediente fondamentale è quello che tecnicamente
viene chiamato misdirection e che potremmo tradurre come “depistaggio”.
Essa è sostanzialmente una tecnica psicologica che l’illusionista usa
per pilotare l’attenzione del pubblico verso ciò che lui vuole. In tal
modo l’artista può fare in modo che il pubblico si concentri su particolari
del tutto trascura
bili e avere, di conseguenza, via libera per realizzare indisturbato
il proprio trucco. Come scrive l’illusionista Mark Wilson in un suo celebre
manuale: “più a lungo si portano le menti della gente lungo una pista
falsa, più efficace e stupefacente risulterà il finale”. L’illusionista
accorto ha poi l’avvertenza di non ripetere mai due volte lo stesso numero
di fronte al medesimo pubblico. E, nel caso in cui lo faccia, la seconda
volta utilizza un trucco differente. Per ogni numero, infatti, non esiste
mai un unico trucco. L’abilità dell’illusionista consiste anche nel scegliere
di usare il trucco adatto, in base alle condizioni in cui si trova a operare.
Un’altra accortezza spesso utilizzata dagli illusionisti consiste nel
non rivelare mai in anticipo ciò che si apprestano a fare. Se lo facessero,
infatti, oltre a rovinare il fascino della sorpresa e dell’inaspettato,
aumenterebbe la probabilità di far trapelare il trucco.
Concludo osservando che la grande esperienza maturata dagli illusionisti
in fatto di trucchi fa sì che essi risultino collaboratori preziosi per
qualsiasi tipo di indagine seria sui presunti fenomeni paranormali. La
storia della parapsicologia dimostra chiaramente come il loro contributo
sia stato frequentemente decisivo nello smascherare impostori e ciarlatani.