Vorrei sapere se esistono, in Italia, leggi o norme che tutelino chi si rivolge a maghi, fattucchiere, astrologi, guaritori etc. Possibile che questi mascalzoni abbiano anche il permesso di condurre trasmissioni televisive e di guadagnare soldi raggirando molti sprovveduti?

Capisco perfettamente l’indignazione che traspare dalla domanda del lettore.
Premetto, tuttavia, che né il sottoscritto né l’organizzazione
di cui fa parte (CICAP, ovvero: Comitato Italiano per il Controllo delle
Affermazioni sul Paranormale) si occupano espressamente degli aspetti
legali connessi alle pseudoscienze. Personalmente non sarei neppure in
grado di farlo, visto che le mie competenze in campo giuridico sono pressoché
nulle. Noi, per scelta, ci occupiamo esclusivamente degli aspetti scientifici
del problema. Siamo, infatti, profondamente convinti che il miglior metodo
per impedire alla gente di cadere vittima di personaggi privi di scrupolo
sia una corretta informazione. Noi non vogliamo censurare nessuno, intraprendendo
inopportune “cacce alle streghe”. Ci limitiamo a offrire al pubblico le
conoscenze necessarie per far sì che ciascuno riesca a difendersi
da solo dagli imbroglioni.

Ciò premesso, cerco comunque di soddisfare la richiesta del lettore,
comunicandogli che in Italia, esistono altre due associazioni che si occupano
espressamente degli aspetti giuridici legati al mondo dell’occulto. Si
tratta del “TELEFONO ANTIPLAGIO” e del “TELEFONO ARCOBALENO”. Sono entrambe
organizzazioni di matrice cattolica fondate, rispettivamente, da un insegnante
di religione di Cagliari (Giovanni Panunzio) e da un parroco di Avola
(Don Fortunato Di Noto). I loro recapiti sono i seguenti:

TELEFONO ANTIPLAGIO: Tel. 0368/3522235, c.p. 389 -Poste Centrali, 09124
Cagliari – sito web: http://www.sardinia.net/poggio/antiplagio

TELEFONO ARCOBALENO: Tel. 0931/56098-823497, fax: 0931/823816, Parrocchia
Madonna del Carmine, v. E. Filiberto 50, 96012 Avola (Sr) – sito web:
http://www.viesse.it/arcobaleno

Esiste pure un’altra organizzazione denominata ARIS (Associazione per
la Ricerca e l’Informazione sulle Sette). Si tratta di un gruppo laico
la cui opera è finalizzata a prevenire i danni arrecati dalle sette
e ad aiutare coloro che ne sono rimasti vittima. Il recapito è
il seguente:

ARIS, via Brunelleschi 2, Milano, e-mail: arsiveneto@usa.net

Per rispondere, infine, alla domanda specifica del lettore, allego di
seguito due documenti. Il primo è un intervento elaborato dal TELEFONO
ARCOBALENO, che tratta espressamente la legislazione in materia di occulto.
Il secondo è la motivazione della sentenza con la quale il Tribunale
Amministrativo Regionale dell’Umbria ha respinto i ricorsi presentati
da alcuni maghi. Costoro avevano impugnato la decisione di vietare l’esercizio
della cartomanzia presa dal questore di Terni, in applicazione delle leggi
vigenti.

(Ringrazio Don Fortunato Di Noto per avermi fornito entrambi i documenti).

 


DOCUMENTO 1

UN PO’ DI CHIAREZZA SUI REATI
DEI MAGHI.

UN INVITO A DENUNCIARE DI
PIÙ’

Le
cronache in questi ultimi tempi, spesso si occupano di casi, a volte inquietanti,
di persone che sono rimaste vittime di sedicenti maghi, veggenti, guaritori,
cartomanti, subendo spesso gravi danni al loro patrimonio se non, addirittura
alla salute. Da più parti si invoca un intervento del legislatore
che ponga freno a questo genere di “attività” (diversi i “progetti
di legge” presentati). Anche se la legge già se ne occupa è
sicuramente non sufficiente, ed una rapida sintesi, anche se non esauriente,
ma indicativa, sui “reati dei maghi, veggenti, guaritori, cartomanti potrà,
al momento risultare uno stimolo a denunciare e segnalare alle autorità
giudiziarie.

Lo svolgimento dell’attività
di astrologo, grafologo, chiromante, veggente, occultista non è,
di per sé, vietato.

Tale svolgimento diventa proibito,
e quindi il relativo contratto diviene nullo per illiceità della
causa, se contrario a norme imperative, all’ordine pubblico, al buon costume
o quando sia addirittura sanzionato da norme penali.

Ciò premesso, va precisato
che, seppur le predette attività non siano vietate, coloro che le
svolgono integrano, nella maggior parte dei casi, gli estremi del reato
di cui all’art. 661 del codice penale (“abuso della credulità popolare
– arresto fino a tre mesi o ammenda fino a lire 2 milioni – competenza
del Pretore) e l’illecito di ciarlataneria (ora depenalizzato ex art. 33
legge 689 del 1981, con riferimento all’art. 121 t.u.p.s). E’ il caso ad
esempio dei maghi che pubblicizzano e magnificano le proprie capacità
attraverso le inserzioni pubblicitarie. In tal senso merita segnalare le
decine e decine di pubblicità ingannevoli sospese dall’IAP e dall’Antitrust
perché contrarie alle norme che disciplinano la pubblicità.
( per citarne alcuni: Mago Otelma, Mago Benedetto dal Papa, Mago “don”
Cesare, Cartomanzia “Servizio sociale”, Talismani).

Coloro che si professano “guaritori”
integrano, oltre a quelli sopra evidenziati, il reato di cui all’art. 348
del codice penale (“abusivo esercizio di una professione” – reclusione
fino a tre mesi o multa da lire duecentomila a un milione – competenza
del Pretore – procedibilità d’ufficio”).

Il reato di truffa (che spesso
ricorre) è più difficile da dimostrare ed è procedibile
solo a querela di parte (art. 640 cod. pen. – reclusione da sei mesi a
tre anni e multa da lire centomila – competenza del Pretore).

In tutti questi casi, il locale,
ove viene svolta l’attività illecita può essere sequestrato
e devono essere apposti i sigilli. Inoltre, le somme corrisposte dalle
vittime-clienti devono essere sequestrate e restituite.

L’eventuale denuncia deve avvenire
con un esposto (querela in caso di truffa) indirizzato al Procuratore della
Repubblica presso la Pretura (di Milano, Napoli, Catania, Torino etc.).

Se venisse avviato un procedimento
penale e tale procedimento dovesse dar luogo ad una assoluzione i “maghi”
potrebbero immediatamente essere contravvenzionati ai sensi dell’art. 1
comma ultimo, legge 516 del 1982 – “omessa tenuta delle scritture contabili”
e denunciati per l’omesso versamento dell’IVA e dell’IRPEF sui redditi
degli ultimi cinque anni, compresa una sanzione del 100% sulle somme non
versate all’erario.

Tutta la giurisprudenza esistente
fino ad oggi è a favore dei maghi (tutti assolti) ad eccezione di
quelli che si fregiavano del titolo di “dottore”, o eventualmente per quelli
che hanno commesso il reato di “truffa” magari affiancato con il reato
di “abuso sessuale” ed altro.

Ma va precisato che la giurisprudenza
esistente non fa testo in considerazione del bassissimo numero di denunce
presentate negli ultimi anni.

Il reato di “abuso della credulità
popolare” è facilmente dimostrabile.

Avola, 28 marzo 1998 Telefono
Arcobaleno 

Don Fortunato Di Noto

Nanni Arena

 


DOCUMENTO 2

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
PER L’UMBRIA

sentenza 8 febbraio 1996,
n. 61. Pres. ed est. ROSA

I ricorsi, data l’evidente connessione,
vanno riuniti.

Essi sono infondati e vanno respinti.

Va premesso che la norma, che
il prefetto o il questore hanno applicato in questa fattispecie, fa parte
di una legge che, dato l’anno in cui fu approvata, è addirittura
tautologico definire “fascista”: e tuttavia essa ha natura eminentemente
democratica. Funzione di qualsiasi governo democratico, e, si potrebbe
dire, di qualsiasi organizzazione di convivenza civile, è la difesa
dei deboli dalla prevaricazione dei più forti. E deboli non possono
considerarsi solo i lavoratori alle prese col datore di lavoro e gli inquilini
alle prese coi proprietari, deboli sono anche tutti quelli che non hanno
l’attrezzatura culturale sufficiente per difendersi contro le frottole
e gli imbrogli, specie se sapientemente propagandati.

Molti antropologi si sono occupati
del fenomeno dei maghi e dell’occultismo nelle televisioni private; ed
hanno rilevato che se molti di questi “maghi” sono di una evidente banalità
e volgarità, molti altri al contrario sono di una tale spregiudicata
furberia e anche intelligenza e cultura da poter facilmente imporsi a gente
fiduciosa e sprovveduta. Capire l’imbroglio, per persone evolute, è
fin troppo facile: ciò che colpisce è la modernissima organizzazione
aziendale del tutto: la strega, la cartomante, l’indovina, che una volta
avevano la loro clientela nel quartiere, oggi si sono dilatate nell’etere.

E’ quasi avvilente che oggi,
a tre secoli dalla nascita di Voltaire, si debba assistere a questi fenomeni.
Ma d’altra parte lo stesso Voltaire, nel suo Dizionario filosofico,
scriveva; “Dicono che il mondo vada affinandosi, sia pure lentamente”.
Ma in realtà esso, “dopo essersi ripulito per un po’, ricade nel
fango; a secoli di civiltà seguono secoli di barbarie … come l’alternarsi
del giorno e della notte”.

La protezione degli sprovveduti,
dei “creduli” è ovviamente la ratio della norma, la quale
peraltro è di una chiarezza assoluta, tanto da rendere superflua
qualunque attività interpretativa: in claris non fit interpretatio.
È anche ovvio, peraltro, che una certa attività possa
essere vietata, cioè costituire illecito amministrativo, pur senza
costituire illecito penale. Approfittare della credulità popolare
non è consentito, la legge lo vieta per tutelare le masse ingenue
e ignoranti: purtroppo, questo ritorno in massa, dal più buio Medioevo
dei sortilegi, dei filtri, degli amuleti, delle cartomanzie, si collega
direttamente al diffondersi nel mondo di superstizioni, di fanatismi, di
integralismi più o meno camuffati di pretesa religiosità,
di violenze con pretesti ideologici. La truffa dei maghi che vendono un
po’ di frottole e di illusioni non è solo bonomia all’antica: è
la spietata avanguardia di un definitivo asservimento di massa delle coscienze
in una società che rischia di tornare alla giungla più selvaggia.
Il sonno della ragione genera mostri: la Jugoslavia non si trova in un
altro mondo, ma a due passi da noi. La rinunzia all’uso della ragione,
il ripudio delle conquiste ideologiche e democratiche dell’illuminismo,
sono soltanto l’avanguardia di orrori già vissuti ma che possono
sempre tornare, come i lager nazisti e stalinisti, la pulizia etnica
serba, le esecuzioni feroci degli integralisti islamici.

Ben ci può essere qualcuno
che apprezza e auspica queste cose, e quindi ritiene del tutto legittimo
lo sfruttamento delle coscienze da parte dei c.d. maghi; qualcuno che rimpiange
il Medioevo e rifiuta il secolo dei lumi. D’altronde, se da Mozart si passa
al rock, ben si può passare da Voltaire o Filangieri alle
fattucchiere e agli sciamani. Ma, se riflettiamo, nel Medioevo e fino a
tutto il Seicento, le streghe erano arse vive: se la loro azione continua
e si estende, bisogna attendersi lo scatenarsi della reazione. Meglio quindi
forse, anche nel loro interesse, che qualcuno ancora tenti di limitare
il fenomeno.

In conclusione, i ricorsi vanno
respinti.

Un commento

  1. io ho denunciato…circa due anni fa..con un esposto alla procura fatto dal mio avvocato!! ma ancora oggi non rispondono alle mie richieste di informazioni alla procura..e io sono rovinata! ah denunciare..dicono di denunciare poi quando lo si fa..si aspettano anni..e non ci vuole molto a vedere che è stata una orribile truffa…
    la giustizia non esiste!la giustizia è per i delinquenti! non è possibile che dopo due anni non abbiano ancora visionato il fascicolo…
    sono delusa e schifata

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